Consultare il proprio cedolino grazie a un’app sullo smartphone, in grado di riconoscere il volto e la voce del titolare e consentire soltanto a lui l’accesso alla consultazione. E’ la sperimentazione autorizzata dal garante per la Privacy al Consorzio per il sistema informativo del Piemonte, che potrà così testare l’app “in un contesto reale e per un periodo di tempo limitato una app installata sugli smartphone di quei dipendenti che accetteranno di utilizzarla per accedere al servizio cedolini on line, in alternativa al sistema in uso basato su user id e password”.
I volontari, tramite la app, si legge in una nota del garante, potranno visualizzare e scaricare il cedolino mensile, il modello CU, la posizione assicurativa per chi aderisce al Fondo pensione. “Il test – si legge in una nota del Garante – consentirà al Consorzio di verificare l’accuratezza, la facilità d’uso e la sicurezza, anche sotto il profilo dei dati personali, del servizio di autenticazione biometrica”.
Il progetto che è stato sottoposto a verifica preliminare dell’Autorità rientra nell’ambito del programma europeo PIDaaS (Private Identity as a Service) e ha solo finalità scientifiche. L’ok del Garante, specifica l’authority, si riferisce esclusivamente alla fase sperimentale e non riguarda eventuali future applicazioni “a regime” del sistema, che dovranno essere sottoposte a un nuovo vaglio dell’Autorità.
Nella fase di sperimentazione il Garante ha inoltre prescritto una serie di misure di sicurezza aggiuntive per Csi: in primo luogo, il consorzio dovrà fare in modo che la sperimentazione non coinvolga meccanismi e applicativi aziendali utilizzati nella gestione del rapporto di lavoro. Gli utenti che decideranno di aderire alla sperimentazione (dalla quale potranno recedere in qualsiasi momento) dovranno quindi accedere ad una installazione di test creata ad hoc, contenente solo i loro cedolini. Il Consorzio, inoltre, dovrà fornire agli aderenti all’iniziativa apposite credenziali e un indirizzo di posta elettronica temporaneo per avere accesso alla sezione della intranet da cui si avvia la fase di registrazione per effettuare il login alla app. I dati biometrici poi, dovranno essere cancellati in modo irreversibile al termine della sperimentazione o su richiesta del partecipante. Infine, poiché il progetto prevede la comunicazione di alcuni dati ad un partner spagnolo il Consorzio dovrà individuare i termini e le condizioni delle operazioni di comunicazione e del trattamento dei dati conferiti al partner, compresi gli aspetti relativi alla sicurezza. Eventuali incidenti informatici o di violazioni dei dati biometrici (data breach) – conclude la nota – dovranno essere comunicati tempestivamente al Garante, e, nei casi previsti, agli utenti.