IL CROLLO

Bitcoin, chiude anche la banca canadese Flexcoin

A meno di una settimana dall’addio della nipponica Mt Gov, nuova serrata dopo un furto informatico da 600mila dollari. Si va verso la fine della crittomoneta?

Pubblicato il 05 Mar 2014

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Meno di una settimana dopo Mt Gox, piattaforma giapponese di scambio di Bitcoin, chiude anche Flexcoin, banca canadese specializzata in moneta virtuale. Il governo nipponico si sta accingendo a emanare regole in materia, ma intanto spunta quello che, secondo alcuni, potrebbe essere il primo suicidio causato dal crollo della moneta digitale: si è tolta la vita Autumn Radtke, 28enne amministratrice delegata di First Meta, piattaforma di Bitcoin con sede a Singapore.

Flexcoin ha comunicato che la decisione si è resa necessaria dopo che pirati informatici hanno rubato dal suo caveau online 896 Bitcoin, al cambio attuale una perdita di circa 600mila dollari.

Flexcoin, come misura precauzionale, teneva una parte del denaro digitale offline e ha fatto sapere che questa quota di Bitcoin è al sicuro. Non ha fornito dettagli, ma i Bitcoin accantonati in questo modo, noto come “cold storage”, sono spesso certificati su documenti cartacei o procedure informatizzate non connesse a Internet.

La chiusura di Flexcoin segue la bancarotta di MtGox, che a inizio febbraio aveva congelato i prelievi degli utenti, adducendo la responsabilità di una falla nel sistema a un attacco informatico di hacker, e più tardi ha chiuso del tutto. Risultato: sono spariti 750mila Bitcoin di clienti e 100mila della società, per un valore di 345 milioni di euro. L’agenzia giapponese Kyodo News ha inoltre quantificato in 6,5 miliardi di yen (47 milioni di euro) i debiti contratti dalla società, ammontare che è molto superiore al suo patrimonio.

Dopo la bancarotta di Mt.Gox, il governo giapponese si prepara a fare ordine dettando regole rigide per la cripto valuta. Come riporta il Financial Times, Tokyo sta pensando a una stretta sulle attività che coinvolgono la moneta virtuale: secondo indiscrezioni la nuova regolamentazione, che potrebbe essere presentata domani, dovrebbe includere tasse su trading e acquisti e il divieto per banche e intermediari di effettuare operazioni sui Bitcoin.

Nel frattempo ci si interroga sulla morte dell’ad di First Meta, che in precedenza aveva lavorato ad Apple e in altre tech-company. I media locali parlano di suicidio, le autorità di Singapore fanno sapere che prima condurranno indagini tossicologiche. Le ragione specifiche ancora non si conoscono, ma in molti pensano che i recenti scandali che hanno travolto il mercato del Bitcoin possano aver provocato la tragedia.

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