LAVORO

Black Friday, lo sciopero Amazon si allarga alla Germania

Si fermano anche i lavoratori tedeschi, coinvolti tutti e sei i siti in Germania. In Italia guerra di numeri sulle dimensioni della protesta in Italia. La società annuncia l’apertura di un nuovo centro logistico nella Bassa bergamasca, prevista l’assunzione di 300 persone

Pubblicato il 24 Nov 2017

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Black Friday, è già guerra sui numeri dello sciopero Amazon a Piacenza. Secondo i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl) che hanno proclamato lo sciopero – “il primo dell’Industria 4.0” lo ha definito i segretario generale Uil Carrmelo Barbagallo – l’adesione ha superato il 50% dei dipendenti a tempo indeterminato che lavorano nel magazzino. Quasi nulla, invece, l’adesione dei contratti interinali, per i quali l’adesione allo sciopero equivale al rischio di non essere più richiamati. Gli stessi sindacalisti hanno ammesso di aver consigliato agli interinali di non aderire allo sciopero per non correre rischi di questo tipo. Secondo invece i responsabili della multinazionale americana l’adesione allo sciopero è attorno al 10% dei lavoratori nel loro complesso. “Stiamo lavorando come sempre per rispettare le promesse fatte ai nostri clienti”, ha detto Salvatore Iorio, direttore del personale di Amazon Italia.

Ma lo sciopero non riguarda solo l’Italia: in Germania la protesta riguarda tutti e 6 i siti tedeschi del colosso dell’e-commerce: Bad Hersfeld, Lipsia, Rheinberg, Werne, Graben e Coblenza. “E’ il giorno migliore per farci sentire e mettere pressione su un’azienda che ci ignora da anni”, ha detto Thomas Voss, portavoce di Verdi, principale sindacato dei servizi in Germania. L’organizzazione, che rivendica un tasso di affiliazione di circa il 35% in Amazon Germania, chiede la sottoscrizione di un contratto collettivo con il gigante statunitense, centrato sulla salute dei dipendenti. “Amazon”, si legge in un comunicato di Verdi, “gioca con la salute dei suoi lavoratori. La pressione per fare sempre di piu’ in minor tempo, le valutazioni della performance e la sorveglianza sono permanenti”, mentre i tempi di recupero “sono insufficienti”.

Intanto Amazon annuncia di aver iniziato i lavori per il nuovo centro logistico Amazon nella Bassa bergamasca: previsti oltre 300 posti di lavoro. L’azienda si è affidata a Vailog, società specializzata negli investimenti fondiari per lo sviluppo della logistica. Digitec è la società proprietaria del suolo sul quale sorgerà il nuovo polo logistico: 120 mila metri quadrati complessivi, che verranno occupati da una superficie coperta pari a 35 mila metri quadrati, per un investimento che si aggira sugli 80 milioni di euro. Tale area rientra nel complesso ex Agip di via Rossini, 240 mila metri quadrati complessivi dei quali la metà sono ancora di proprietà dell’Eni: negli anni Settanta in quella zona venne trovato il petrolio.

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