Blitz della Finanza contro le edicole “pirata” online: sequestrati 50 siti

I portali mettevano illegalmente a disposizione ampi cataloghi digitali di quotidiani e riviste. Le Fiamme gialle: “In cinque anni l’editoria ha subito danni per due miliardi”. Costa (Fieg): “Segnale importante a tutela del diritto d’autore”

Pubblicato il 31 Gen 2017

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La Guardia di finanza ha smantellato e sequestrato una rete di “edicole pirata”, 50 siti Internet che rendevano disponibile, gratuitamente e integralmente, un vasto e aggiornato catalogo digitale di quotidiani e periodici nazionali ed esteri. A portare a temine l’operazione è stato il nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria delle fiamme gialle, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, denominata “Odissea 2“. Molti siti, ricostruiscono gli investigatori, risultavano apparentemente ubicati fuori dal territorio nazionale ma in realtà non lo erano.

“E’ stato scoperto – si legge in una nota della Guardia di Finanza – che le recenti metodologie criminali adottate non fanno più ricorso alle inserzioni pubblicitarie, a seguito dell’intensa azione repressiva condotta, ma si avvalgono di servizi di anonimizzazione , detti ‘cloudflare’. Il profitto è costituito ora dagli utili derivanti dalla sottoscrizione di abbonamenti presso i ‘cloud’, affinché ogni utente possa fruire illegalmente delle opere multimediali tutelate. Tra i siti seguetrati, secondo quanto risulta a CorCom, quotidianionline.blogspot.com, newstreamingitalia.blogspot.it, storemags.com, magazinepdf.info.

“Negli ultimi cinque anni – ricorda la Guardia di Finanza – i principali gruppi editoriali nazionali hanno accumulato perdite per due miliardi di euro, ridotto il fatturato del 32%, nonché ridotto la forza lavoro di oltre 4.500 unità. Tali dati si evincono dal report pubblicato dall’ufficio studi di Mediobanca che altresì denuncia la flessione del giro d’affari del settore editoriale da 5,7 miliardi del 2011 a 3,9 miliardi del 2015. Il calo delle vendite dei quotidiani è in discesa del 33% nell’ultimo quinquennio”. Per contrastare il fenomeno negli ultimi tempi le fiamme gialle hanno oscurato 249 siti.

“Esprimo il più profondo apprezzamento per l’operazione, che rappresenta un segnale importante di sensibilità e di impegno concreto nell’attività di tutela dei diritti d’autore – afferma Maurizio Costa, presidente della Fieg – Negli ultimi anni si è affermato un trend crescente di accesso ai contenuti illegali per il tramite di siti web esclusivamente dedicati alla pirateria e alla contraffazione: piattaforme transfrontaliere spesso con server ubicati all’estero che incassano ingenti risorse sfruttando la disponibilità di opere dell’ingegno illecitamente caricate. Ringrazio pertanto le unità speciali della Guardia di Finanza per la tempestività e l’efficacia dell’azione, che ha consentito di individuare una mole di domini che si avvalgono della cosiddetta “esterovestizione”, ovvero attraverso appositi servizi di anonimizzazione risultano ubicati fuori dal territorio nazionale, sottraendosi così alle procedure ivi esperibili”.

“Sono convinto – conclude Costa – che la tutela della libertà di stampa non possa prescindere dalla protezione del prodotto editoriale realizzato dalle nostre imprese: rafforzare l’effettività della tutela del diritto d’autore in Internet significa rafforzare le imprese stesse, la loro economicità e la loro capacità di sviluppare e sperimentare nuove forme di comunicazione multimediale”.

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