IL PROGETTO

Blockchain4Italy, via libera al “nodo” italiano dell’infrastruttura Ue

La firma dell’accordo tra Infratel Italia e l’Agenzia europea per l’innovazione e le reti è un disco verde della Commissione al finanziamento da 150mila euro per la porzione nazionale della European blockchain service infrastructure (Ebsi)

Pubblicato il 18 Mar 2021

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Il progetto italiano “Blockchain4Italy, rientrante nel fondo Connecting Europe facility, settore telecomunicazioni (Cef Telecom), è stato giudicato idoneo a ricevere un finanziamento europeo pari a 149.928 euro. L’ufficialità è arrivata oggi con la firma dell’accordo tra Infratel Italia e l’Agenzia europea per l’innovazione e le reti (Inea).

L’iniziativa intende supportare concretamente lo sviluppo e la diffusione in Italia della European blockchain partnership (Ebp) e contribuire alla partecipazione degli stakeholder italiani alla European blockchain service infrastructure (Ebsi), con particolare riferimento al caso d’uso sul riconoscimento dei titoli di studio.

Obiettivo: i casi d’uso

Infratel Italia coordinerà le attività relative alla realizzazione e al raggiungimento della piena funzionalità del nuovo nodo Ebsi con l’obiettivo di acquisire servizi e applicazioni per la partecipazione a più casi studio in Europa.

A tal fine, l’azione si svilupperà in stretto raccordo con altri Stati membri, in particolare con quelli già beneficiari di finanziamenti simili, per incoraggiare la diffusione di buone pratiche e un proficuo dialogo sul tema blockchain, ponendo un’attenzione particolare alle potenzialità e i molteplici usi a cui la tecnologia si presta nell’ambito delle istituzioni pubbliche e delle agenzie governative.

Ebsi, lo standard europeo spinge la blockchain

La European blockchain service infrastructure (Ebsi) è un’infrastruttura portata avanti dai Paesi Ue per supportare molte applicazioni nella notarizzazione, nella gestione dei titoli di studio, nella “Self Sovereign Identity” (creare e controllare la propria identità in modo più flessibile, autonomo ed interoperabile) e nella condivisione affidabile di dati.

Secondo l’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano, la possibilità di utilizzare un’infrastruttura a livello europeo con standard ben definiti potrà accelerare la diffusione di tecnologie blockchain e distributed ledger, favorendo la nascita di ulteriori use case da poter implementare.

Ibsi, infrastruttura nazionale per i servizi pubblici

Per la blockchain in Italia e sempre all’interno della strategia europea, Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), Cimea, Csi Piemonte, Enea, Inail, Infratel, Inps, Politecnico di Milano, Poste Italiane, Rse, Gse, Sogei e Università di Cagliari hanno promosso il progetto Ibsi (Italian blockchain service infrastructure). Ibsi punta a sperimentare la modalità di progettazione e sviluppo di un ecosistema basato su tecnologie di tipo registri distribuiti (Dlt) in linea con la strategia europea che sta realizzando, con il contributo italiano, un’infrastruttura analoga nell’ambito della European blockchain partnership.

Ibsi si propone di promuovere la digitalizzazione del Paese e di realizzare attività di ricerca e sviluppo sulle caratteristiche distintive della tecnologia blockchain per approfondirne le potenzialità. Tra queste ci sono la gestione dei certificati pubblici in modo completamente digitale, il tracciamento della filiera del Made in Italy, lo sviluppo di modelli energeticamente sostenibili e rinnovabili e, più in generale, il contributo alla lotta al cambiamento climatico.

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