I PILLAR DI CORCOM

Bonus bici: quando sarà di nuovo disponibile e come richiederlo

Tempo fino al 9 dicembre per usufruire delle agevolazioni 2020. Ma per i prossimi anni il contributo per l’acquisto di bici, e-bike, monopattini, hoverboard & Co. potrebbe tornare con nuovi stanziamenti

Aggiornato il 20 Nov 2020

bonus bici

I termini per usufruire del bonus mobilità, o bonus bici,  sono 2020 sono ancora aperti, e sarà possibile presentare la richiesta sul sito ad hoc del ministero dell’ambiente, utilizzando le proprie credenziali Spid, fino al 9 dicembre. Dopo una prima fase accidentata, nella quale i 215 milioni di euro di contributi messi a disposizione dal governo sono andati esauriti in due giorni all’inizio di novembre sovraccaricando con centinaia di migliaia di richieste contemporanee, il governo ha deciso di riaprire la possibilità di presentare la domanda di contributo anche per chi era rimasto escluso nella prima tornata.

Cos’è il bonus mobilità

Si tratta essenzialmente di un contributo governativo per i cittadini che hanno acquistato biciclette (muscolari, a pedalata assistita o elettriche), ma anche monopattini, hoverboard e servizi di condivisione a esclusione del car sharing. Il contributo, 215 milioni di euro in tutto, viene riconosciuto a chi ha effettuato il proprio acquisto tra il 4 maggio e il 31 dicembre 2020, e ammonta al 60% del prezzo pagato fino a un importo massimo di 500 euro. Nella prima fase della presentazione delle domande, che si è aperta il 3 novembre, era possibile sia ottenere un buono per acquistare la bici già scontata in negozio, sia trasmettere in digitale la fattura di un acquisto già effettuato per ricevere il rimborso. Chiusa questa prima fase il 4 novembre, dal 9 novembre sono stati riaperti i termini per la presentazione di nove domande, ma soltanto per i rimborsi: non sarà più possibile ricevere i buoni, dal momento che il plafond è già esaurito. Chi avrà presentato domanda tra il 9 novembre e il 9 dicembre, in ogni caso, non riceverà il rimborso nel 2020 ma a gennaio 2021.

Per quando è previsto il bonifico del bonus bici?

Per i cittadini che hanno già regolarmente presentato la domanda sulla piattaforma digitale i tempi di attesa non dovrebbero essere lunghi. Inizialmente il Ministero dell’Ambiente aveva assicurato che i rimborsi sarebbero arrivati tramite bonifico direttamente cui conti correnti degli interessati nell’arco di 10 giorni. L’emergenza Covid-19 sta probabilmente allungando i tempi, e nel merito non sono mai state date informazioni ufficiali, anche se ormai dovrebbe essere questione di giorni. Discorso diverso, come dicevamo, per i cittadini che hanno presentato la domanda nella “seconda fase” dell’iniziativa, tra il 9 novembre e il 9 dicembre: i loro rimborsi infatti sono ancora da finanziare, preché eccedono il plafond iniziale di 250 milioni di euro messo a disposizione dell’iniziativa, e quindi arriveranno con l’inizio del 2021.

I primi bonifici di riborso sono partiti a fine novembre: secondo quanto annunciato dal ministero dell’Ambiente al 27 novembre era pari a oltre 54 milioni il valore dei buoni mobilità spesi, mentre risultavano effettuati i primi 90mila rimborsi verso i cittadini per un importo di 30,28 milioni di euro. I rimborsi verso gli eserventi ammontavano alla stessa data al numero di 23.889 per un importo di 9,13 milioni. A quella data gli esercenti registrati alla piattaforma www.buonomobilita.it presso i quali è possibile spendere i buoni risultavano essere 3.234, con 5.454 punti vendita tra negozi fisici e online.

Quali requisiti devo avere per richiedere il bonus bici

I requisiti per poter accedere al bonus bici sono semplici: hanno diritto all’agevolazione i maggiorenni che risiedono in Comuni con una popolazione superiore ai 50mila abitanti o nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane o capoluoghi di Provincia.

Come funziona il bonus bici

E’ possibile presentare la richiesta soltanto attraverso il canale digitale messo a disposizione dal ministero. Per farlo i richiedenti dovranno necessariamente essere in possesso dell’identità digitale di Spid, unico modo in cui è consentita l’autenticazione per l’ingresso nell’area riservata dove richiedere il buono o il rimborso. Al momento dell’accesso per completare la richiesta sarà necessario avere con sé l’Iban sul quale richiedere l’accredito del contributo e la fattura o scontrino parlante dell’acquisto. Una volta inserito quest’ultimo documento il sito calcolerà automaticamente l’importo del rimborso. Ogni persona potrà usufruire di quest’agevolazione soltanto una volta.

Dove posso spendere il voucher del bonus?

I voucher per il momento non vengono più assegnati, ma rimangono validi quelli che sono stati richiesti nella prima fase dell’iniziativa, tra il 3 e il 4 novembre. E’ possibile spenderli nei punti vendita o negli shop online che hanno aderito all’iniziativa, e sono spendibili soltanto per beni disponibili o già presenti in negozio e non per ordinare mezzi non in magazzino.

Come chiedere il rimborso entro il 9 dicembre

La procedura è sempre la stessa: ci si dovrà registrare al sito messo a disposizione dal ministero con le proprie credenziali Spid, e inserire tutte le informazioni richieste, tra le quali l’iban e la fattura o scontrino parlante. Una volta depositata la domanda, ci sarà in questo caso da aspettare fino all’inizio del 2021 per ottenere i rimborsi.

“Chi ha la fattura o lo scontrino parlante che dimostra l’acquisto dal 4 maggio al 2 novembre – ha spiegato nei giorni scorsi il ministro Costa – potrà iscriversi al medesimo sito del bonus bici dal 9 novembre al 9 dicembre. Il 10 dicembre potremo sapere quante persone hanno diritto al contributo e quale plafond economico serve mettere a bilancio. A quel punto chiederemo i fondi al Ministero dell’Economia e, con i tempi tecnici necessari, arriveremo al pagamento, non prima dell’inizio dell’anno prossimo”.

Il Bonus bici per il 2021

Le agevolazioni per chi deciderà di acquistare bici, monopattini e altri mezzi “green” saranno prorogate anche per il 2021 e per i prossimi anni. Si tratterà di stanziare, secondo quando inserito nella bozza della legge di bilancio, risorse per un massimo di 20 milioni di euro annui per 2021 al 2023 e per 30 milioni di euro annui dal 2024 al 2026″.

Per il 2020 le previsioni parlano di vendite di due milioni di bici ed e-bike, il 50% dei quali acquistati beneficiando del “Programma sperimentale buono mobilità”. Quanto ai “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica”, quindi monopattini, hoverboard, monowheel, da gennaio a giugno si è registrato un +140% delle vendite, anno su anno. Dati che evidenziano come – recita la bozza della manovra – “non siano sufficienti a consentire il riconoscimento del ‘buono mobilità’ a tutti i potenziali beneficiari; pertanto è necessario un incremento delle stesse, al fine di soddisfare il maggior numero possibile di richieste”.

Da dove vengono i finanziamenti del bonus bici

Le risorse che finanziano il bonus bici arrivano dalle cosiddette “aste verdi”, un meccanismo di assegnazione delle quote di emissioni valide per adempiere agli obblighi dell’European Union Emissions Trading Scheme. Questa procedura fissa un tetto massimo di produzione di CO2 per gli aderenti, consentendo però loro di acquistare e vendere ulteriori diritti di emissione. Le risorse che provegono da questo meccanismo possono essere spesi solo per scopi ambientali. Circostanza che ha portato il ministro a difendersi dalle critiche sulla misura: “I fondi non potevano essere spesi per ospedali o cassa integrazione – ha affermato – Se non li avessimo utilizzati sarebbero andati persi”.

Articolo originariamente pubblicato il 30 Nov 2020

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