IL BILANCIO

Brain Force, in controtendenza l’Ict italiano

La società registra nel 2014 +18% di fatturato a 28 milioni. La managing director Stefania Donnabella: “In un mercato in difficoltà investiamo sullo sviluppo di competenze e sui giovani talenti”

Pubblicato il 20 Gen 2015

A.S.

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Il 2014 si è chiuso per Brain Force con un fatturato di 28 milioni di euro, in crescita del 18,2% sull’anno precedente, registrando “il quarto anno consecutivo di crescita nettamente al di sopra della media del mercato Ict. Anche per il 2015 – spiegano dall’azienda – è prevista una crescita dell’8%”.

“In un mercato in difficoltà – afferma Stefania Donnabella, Managing Director della società di consulenza IT focalizzata sull’ottimizzazione dei processi del Sistema Informativo e dell’Infrastruttura – abbiamo scelto di concentrare la nostra offerta su aree verticali e di dotarci di una organizzazione per Business Unit. Aree dove le tecnologie abilitano la realizzazione di soluzioni che portano un reale e tangibile valore ai nostri clienti. Continuiamo ad investire sullo sviluppo di competenze sempre più approfondite che ci permettono di competere sulle best practice del segmento. La crescita di Brain Force è testimoniata dal riconoscimento dei nostri clienti ed è il risultato della dedizione delle nostre persone. Siamo sempre in cerca di giovani talenti e di esperti più senior”.

Brain force Italia – si legge in una nota della società – è alla vigilia di un importante annuncio che riguarda la sua offerta di consulenze e dallo scorso ottobre fa parte del Gruppo Cegeka, un service provider Ict privato con sede in Belgio con filiali in vari Paesi europei.

Brain Force opera in Italia dal 1986, e conta su uno staff di circa 250 persone, con sede legale e operativa a Cologno Monzese e filiali a Roma e Padova.

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