Ci sarà da attendere ancora qualche giorno prima di poter mettere la parola fine alla vicenda dell’assegnazione dei diritti Tv del campionato di Calcio di Serie A per il triennio 2021 2024. All’ordine del giorno c’erano oggi due eventi che avrebbero potuto chiarire la situazione, ma in entrambi i casi non ci sono state svolte.
Parliamo da una parte della prima udienza al Tribunale di Milano sul ricorso d’urgenza presentato da Sky contro l’assegnazione a Dazn, avvenuta il 25 marzo, dei pacchetti uno e tre della gara: il primo per sette gare in esclusiva, e il secondo per un ramo della coesclusiva delle altre tre gare. E dall’altra dell’assemblea dei presidenti della Serie A, che erano convocati oggi per decidere sull’assegnazione a Sky del secondo ramo della coesclusiva. In questo caso la Lega Serie A ha deciso di aggiornarsi ai prossimi giorni, quando verrà convocata una nuova assemblea. A motivare la scelta di aspettare c’è stata la volontà di valutare meglio le condizioni di mercato, ma anche quella di attendere il pronunciamento dei giudici sul ricorso prima di mettere altra carne al fuoco.
Durante l’udienza che sé svolta questa mattina Sky ha contestato l’assegnazione a Dazn dei pacchetti 1 e 3 avvenuta alla fine di marzo prefigurando una violazione della Legge Melandri, che non consente che tutte le licenze possano andare a un unico operatore. Il fatto che due pacchetti su tre siano andati alla piattaforma di streaming, coprendo tutti e dieci i match – questa la tesi dei legali di Sky – violerebbe prorio questo principio. Durante l’udienza i rappresentanti di Sky avrebbero anche sollevato il problema che i pacchetti sarebbero stati definiti in modo non bilanciato, con il pacchetto due che, non contenendo esclusive, sarebbe poco appetibile dal punto di vista commerciale. Durante l’udienza infine i legali della Lega Serie A avrebbero precisato che l’assegnazione a Dazn del pacchetto 3 sarebbe condizionata all’effettiva assegnazione del pacchetto due, l’altro ramo cioè delle tre coesclusive.
Anche alla luce di queste circostanze l’assemblea dei presidenti della Serie A, che si è riunita in videoconferenza e che avrebbe dovuto esprimersi sull’offerta di Sky, ha preferito non prendere una decisione. Secondo quanto è filtrato nelle ultime ore la pay Tv satellitare avrebbe in questo caso semplicemente rinnovato l’offerta che era stata bocciata a suo tempo dalla Lega Serie A, e che consiste in 87,5 milioni di euro l’anno dal 2021 al 2024 per poter trasmettere l’anticipo del sabato sera, quello delle 12:30 della domenica e il monday night.