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Calcio, svolta hi-tech: al via i test sulla moviola in campo

In Italia la sperimentazione del Video Assistant Referees partirà a settembre. Lancio ufficiale previsto per gli Europei del 2020. Ecco le azioni di gioco per cui sarà utilizzata

Pubblicato il 14 Apr 2016

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Inizieranno a settembre i test sull’applicazione della moviola sui campi di Serie A e, forse, anche di Serie B o Coppa Italia. La Federazione italiana è stata infatti selezionata, assieme ad altre federazioni straniere, per dare avvio alle sperimentazioni del sistema Video Assistant Referees che partiranno con l’avvio della prossima stagione calcistica. Si tratta di un ulteriore passo in avanti rispetto al via libera dato lo scorso 5 marzo dall’Ifab (International Football Association Board), che in sostanza ha aperto all’uso della tecnologia in campo. L’obiettivo del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è arrivare a maggio con l’impegno formale ad avviare i test secondo l’unico protocollo finora redatto dall’Ifab in tandem con la Fifa. Il lancio ufficiale è previsto per il 2020, in occasione degli Europei itineranti.

Quando interviene la nuova moviola? Risposte definitive, naturalmente, ancora non ce ne sono ma per ora si sa che durante i test interverrà in alcuni casi specifici: l’assegnazione di un goal in caso di possibile fuorigioco o pallone uscito dal campo; espulsione di un calciatori; scambio d’identità per un cartellino giallo o rosso; dubbio circa un fallo da rigore. Sarà l’arbitro a chiedere aiuto al team preposto al Video Assistant Referees, ma quest’ultimo potrà comunque suggerire al direttore di gara di modificare la decisione presa. Tutto tramite microfono e auricolare, con la possibilità che l’arbitro chieda di vedere in prima persona l’azione incriminata tramite un monitor a bordocampo.

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