L'INDAGINE SUL SEARCHING

Caso Google, Almunia: “Vicini a decisione”

L’annuncio del commissario alla Concorrenza a seguito dei nuovi rimedi presentati dal motore per chiudere l’indagine aperta nel 2010 per abuso di posizione dominante. “Valuteremo se trasformare le nuove proposte in impegni vincolanti o proseguire per vie legali”. E sul pacchetto Kroes dice: “Va nella direzione giusta verso il mercato unico”

Pubblicato il 13 Set 2013

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L’Antitrust dell’Ue prenderà una decisione nelle prossime settimane se archiviare l’indagine aperta nel 2010 contro Google per abuso di posizione dominante o continuare sulla via dei procedimenti legali. “E’ mia la responsabilità assicurare che Google non abusi del suo di ‘gatekeeper’ per spingere i propri servizi a sfavore di quelli dei concorrenti che possono essere altrettanto innovativi,” ha detto il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia.

“Nelle prossime settimane prenderò una decisione – ha precisato Almunia – sull’opportunità di trasformare le proposte di Google in impegni giuridicamente vincolanti o di emettere una cosiddetta comunicazione di addebito sul comportamento della società”.

Parlando invece del pacchetto Kroes sul mercato unico delle tlc, il commissario ha detto : ”Credo che la proposta di direttiva che abbiamo approvato sia un passo nella direzione giusta verso un mercato unico per la telefonia, ma senza dubbio c’è ancora molta strada da fare”.

Almunia ha citato alcuni progetti di fusione in corso tra compagnie europee: ”Non ci aspettiamo – ha osservato – che le strutture di mercato cambino da un giorno all’altro: per questo probabilmente continueremo a valutare le fusioni sulla base dei mercati nazionali, almeno per un po’ di tempo. Ed è un peccato, perchè un vero mercato unico per la telefonia darebbe una spinta alla nostra economia di cui c’è molto bisogno, e aiuterebbe l’integrazione europea”

Il 9 settembre Google ha proposto nuovi impegni all’Antitrust Ue per porre fine all’indagine aperta da Bruxelles per abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche online. ”Le nostre proposte affrontano le quattro aree di maggior preoccupazione per la Commissione e continuiamo a lavorare con loro per giungere ad una soluzione del caso”, ha sottolineato il portavoce di Google, Al Verney.

I dubbi principali della Ue riguardano i risultati delle ricerche che privilegiano i prodotti Google, mettendoli sempre in cima o rendendoli più visibili degli altri. Lo scorso aprile Google aveva presentato un primo pacchetto di proposte in cui si impegnava a rendere chiaramente visibile agli utenti, attraverso un’etichettatura, i risultati delle ricerche che promuovono un suo servizio. La società avrebbe inoltre evidenziato inoltre i link ai motori di ricerca verticali concorrenti. Il rispetto degli impegni sarebbe stato monitorato da un amministratore fiduciario.

Ma i rimedi non avevano convinto il commissario Antitrust, Joaquin Almunia, che li aveva sottoposte a un market test conclusosi il 27 giugno, chiedendo un parere ai concorrenti di Google e a terze parti. “Dopo l’analisi del test di mercato, ritengo che le proposte presentate da Google non siano sufficienti per mitigare le nostre preoccupazioni – aveva dichiarato in conferenza stampa il Almunia – Per questo ho scritto una lettera a Google, a Eric Schmidt (executive chairman di Google), chiedendo all’azienda di presentare soluzioni migliori, che forniscano maggiori garanzie”.

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