VENTURE CAPITAL

Cassa depositi e prestiti, una svolta per le startup

Cdp ha annunciato di puntare a diventare il primo operatore di venture capital nel nostro Paese

Pubblicato il 31 Gen 2016

Luciana Maci

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Il principale investitore di capitale di rischio in Italia sarà pubblico. Si tratta della Cassa depositi e prestiti (Cdp), Spa finanziaria partecipata per l’80,1% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il 18,4% da varie fondazioni bancarie e per il restante 1,5% in azioni proprie. Di recente ha annunciato che, a breve, punta a diventare il primo operatore di venture capital in Italia, favorendo la nascita di startup e potenziando l’azione a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo delle imprese. A fine dicembre il Cda di Cdp ha approvato il nuovo piano industriale 2016-2020, che intende concentrarsi su quattro aree ritenute prioritarie: enti locali, infrastrutture, immobiliare e, appunto, imprese.

Per tutte e quattro le aree, la Cassa intende mobilitare autonomamente 160 miliardi di euro. Ma, grazie a co-finanziamenti, capitali di altri investitori e accesso a fondi Ue, le risorse dovrebbero arrivare fino a 265 miliardi di euro. Di questo massiccio investimento complessivo, la cifra che dovrebbero essere mobilitata per i prossimi 5 anni a favore delle imprese è pari a 117 miliardi di euro, quasi la metà di tutti i finanziamenti in campo. Per quanto riguarda in particolare il venture capital, Cdp vuole consolidare il proprio ruolo di primario operatore italiano di investimenti di capitali di rischio. Per questo sono previsti ulteriori investimenti in Fund of Funds Venture Capital – il fondo dei fondi che effettua attività di sottoscrizione di altri fondi di capitale di rischio destinati alle startup – promossi e gestiti dal Fondo Italiano d’Investimento, ed investimenti “late-stage” venture capital (ovvero nella fase più matura della vita di una neo impresa) tramite piattaforme con altri partner europei. È inoltre prevista l’adesione a piattaforme di co-finanziamento o di stimolo allo sviluppo della partnership pubblico/privata. Focus anche sull’innovazione.

La Cdp faciliterà l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese attraverso strumenti di risk sharing con istituzioni finanziarie italiane e internazionali e il supporto allo sviluppo di mercati alternativi (per esempio Abs, Credit funds). Verranno fornite provvista e finanza per imprese e progetti innovativi. Sarà offerto un supporto diretto allo sviluppo dimensionale delle filiere. Un ulteriore strumento operativo sarà rappresentato da un nuovo veicolo di investimento a supporto della crescita delle aziende di medio-grande dimensione attraverso growth capital.

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