Si è concluso dopo due ore di riunione il Consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti, che ha convocato per il 10 luglio (e in seconda convocazione per il 14) l’assemblea dei soci che si dovrà occupare delle modifiche dello statuto e delle “decisioni sugli amministratori”.
Alla riunione di questa mattina i consiglieri erano tutti presenti insieme al presidente Franco Bassanini (nella foto) e all’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini e secondo quanto è trapelato dalla riunione del board nessuno si sarebbe presentato dimissionario, mentre la riunione si sarebbe focalizzata sull’approvazione di finanziamenti agli enti locali, con l’erogazione di un totale di oltre 1,9 miliardi di euro. “Le risorse saranno destinate – spiega una nota – alla realizzazione di opere di edilizia scolastica, operazioni a supporto dell’export e della ricerca, sviluppo e innovazione nei settori della cantieristica e della meccanica”.
Attorno alla riunione di oggi si era creata attesa perché ci si aspettava che sarebbe stata utile per affrontare il tema delle modalità con cui si cambierà la governance e la mission della Cassa.
Il governo, intanto, ha già annunciato di voler sostituire Bassanini e Gorno Tempini con Claudio Costamagna e Fabio Gallia e ampliare i campi di intervento della Cdp. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si era accordato con il presidente delle Fondazioni, che hanno il 18,4% della Cassa, Giuseppe Guzzetti, per dare il via libera alla nuova governance e alle nomine.
Nulla si è ancora saputo dell’esito della trattativa fra Tesoro e l’Ad per un’uscita soft e senza strascichi di Gorno Tempini dalla Cassa. Un accordo è già stato trovato invece fra Renzi e Bassanini dopo un incontro venerdì scorso.
