IL RAPPORTO

Censis: banche, il 20% degli italiani opera online

Secondo l’indagine la percentuale è cresciuta di 3 punti rispetto al 2011: tra le attività più diffuse la consultazione del conto corrente e i pagamenti telematici. PA digitale al palo: solo il 6% usa i servizi online

Pubblicato il 16 Nov 2012

Federica Meta

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Italiani sempre più innamorati della tecnologia. Superata ormai l’iniziale diffidenza, smartphone, cellulari, tablet, lettori mp3, navigatori satellitari e altri strumenti elettronici portatili sono diventati delle vere e proprie appendici. In casa o in ufficio, al lavoro o nel tempo libero, per accedere a servizi, fare shopping e soprattutto per fare pagamenti senza più ricorrere al denaro contante. La fotografia è scattata da un’indagine del Censis, presentata oggi al convegno Abi e Consorzio Bamcomat, che ha censito gli usi, i costumi e le tendenze della nuova Italia-digitale e la vita sempre più hi-tech delle famiglie italiane. A cominciare da un dato di fondo: oggi naviga abitualmente su internet il 62% della popolazione nazionale. Ma quali sono le ragioni che hanno fatto scoppiare l’amore degli italiani per l’hi-tech e com’è cambiato il “consumo” di internet e degli strumenti elettronici?

Dal report emerge che le famiglie italiane usano la rete per le attività più diverse, come cercare luoghi e strade (30,6%), ascoltare musica (23,1%) o guardare un film (11,5%). Ma sono soprattutto i vantaggi e la praticità dell’e-commerce ad attirare un numero sempre maggiore di italiani, che sempre più spesso scelgono il web per fare shopping (15%) o prenotare viaggi (11,5%).

Cresce sensibilmente anche il numero di coloro che preferiscono operare online con la propria banca, comodamente seduti davanti al computer di casa o dell’ufficio, o in “mobilità” da smartphone e tablet. Alla domanda “per cosa usa di più internet”, la percentuale di italiani che ha risposto “consultare il conto corrente”, “comprare e vendere titoli”, “fare bonifici e pagamenti” e così via è cresciuta dal 17% del 2011 al 20% del 2012. Meno diffuso invece è il ricorso alla “burocrazia digitale”, visto che solo il 6,1% degli utenti ha sbrigato le proprie pratiche con gli uffici della pubblica amministrazione via internet.

E la passione degli italiani per la tecnologia ha fatto breccia anche nel modo di pagare gli acquisti, cosa che avviene sempre più spesso con strumenti elettronici – ritenuti comodi e sicuri – rispetto al “vecchio” contante. Negli ultimi anni, infatti, l’uso delle carte di pagamento ha conosciuto una forte crescita e oggi circa il 41% dei pagamenti cashless avviene col denaro di plastica, il 30% tramite bonifico e il 14% attraverso addebiti diretti. Come si evice dalla tabella riportata qui sotto l’Italia sta recuperando terreno rispetto agli altri paesi, anche se l’abitudine ai pagamenti in contante è ancora dura a morire.

Bonifici
(Credit transfers)

Rid
(Direct debits)

Carte (escluse e-money cards)

E-money purchase transactions

Altre forme

Numero

Valore

Numero

Valore

Numero

Valore

Numero

Valore

Numero

Valore

Danimarca

17,39

80,17

11,46

10,81

70,82

7,03

Germania

34,26

79,56

48,73

19,79

16,58

0,28

0,20

0,00

Irlanda

22,31

27,99

15,67

14,08

49,68

3,40

Grecia

36,45

72,77

11,42

0,56

39,56

0,53

2,09

0,02

0,22

0,04

Spagna

14,67

88,92

39,94

4,99

43,11

0,90

0,00

0,00

0,57

1,31

Francia

16,98

86,34

20,15

4,66

45,11

1,38

0,27

0,00

0,56

1,33

Italia

30,33

80,38

14,44

3,55

37,67

1,22

3,65

0,10

6,89

6,85

Paesi Bassi

29,86

94,27

23,73

4,33

43,28

1,40

3,13

0,01

Svezia

27,04

90,40

9,41

3,89

63,54

5,49

Regno Unito

20,24

96,42

18,67

1,49

55,64

0,72

Unione Europea

27,48

88,86

24,47

7,53

41,02

0,80

1,42

0,02

0,49

0,52

In questo contesto la spesa in tecnologia delle famiglie italiane cresce più degli altri settori. Negli ultimi 10 anni, la spesa complessiva delle famiglie è aumentata del 4%, quella per gli strumenti elettronici del 141% e quella per i servizi telefonici addirittura del 351%. Per quanto riguarda il telefonino, quasi un terzo degli italiani ha sostituito il cellulare tradizionale con il più evoluto smartphone (28%, il 13% in più rispetto a 4 anni fa) dove poter scaricare le applicazioni più disparate (è un’abitudine consolidata per oltre il 37% dei possessori di questi apparecchi).

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