Nel settembre 2023, il Chips Act (Regolamento 2023/1781) ha istituito un quadro di misure per il rafforzamento dell’ecosistema europeo dei semiconduttori. Da allora la Commissione di Bruxelles ha valutato la domanda di diversi progetti in base ai sette criteri stabiliti dal framework, e oggi ha formalmente concesso lo status di Integrated Production Facility e di Open Eu Foundry a quattro piani di sviluppo avviati a cavallo di Germania, Austria e Italia.
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Cosa implica il nuovo status
L’iniziativa, si legge in una nota della Commissione, rappresenta “una pietra miliare nel rafforzamento della capacità produttiva di semiconduttori in Europa, migliorando la resilienza e la sicurezza dell’approvvigionamento dell’ecosistema dei semiconduttori dell’Unione”.
In base al nuovo schema, gli impianti designati come Open Ee Foundries (Oef) o Integrated Production Facilities (Ipf) “riceveranno supporto amministrativo prioritario, vedranno semplificate le procedure di autorizzazione e avranno accesso anticipato alle linee pilota nell’ambito dell’iniziativa Chips for Europe. Allo stesso tempo, questi impianti potrebbero essere obbligati ad accettare e dare priorità agli ordini rilevanti (ordini con priorità) in periodi di crisi”.
Che cosa sono gli impianti Oef e Ifs?
Secondo le definizioni fornite dalle agenzie comunitarie, gli Open Eu Foundries sono impianti di produzione che dedicano almeno parte della loro capacità produttiva alla produzione di chip per clienti esterni. Trattandosi di strutture uniche nel loro genere all’interno del contesto europeo, contribuiscono – aprendo la loro capacità produttiva ad altre aziende – alla resilienza della catena di approvvigionamento globale.
Gli Integrated Production Facilities sono invece impianti di produzione di semiconduttori verticalmente integrati che combinano diverse fasi della produzione di chip, dalla progettazione e produzione al collaudo e al confezionamento.
Entrambe le categorie sono fondamentali nell’ottica di supportare il piano dell’Unione europea di ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento extracomunitarie e di aumentare l’autonomia strategica nelle tecnologie dei semiconduttori.
I progetti selezionati
I quattro progetti a cui è stato assegnato lo status Ipf o Oef hanno già ricevuto aiuti di Stato. In particolare l’Oef Esmc, situato in Germania, nasce da una joint venture tra Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc), Bosch, Infineon e Nxp. Ha per obiettivo la creazione di un nuovo stabilimento che realizzerà chip ad alte prestazioni ed efficienza energetica utilizzando la tecnologia FinFet avanzata su wafer da 300 mm, con una produzione prevista di 480mila wafer all’anno entro il 2029. Funzionerà come una fonderia aperta, servendo un’ampia gamma di clienti, compresi quelli al di fuori dei suoi azionisti.
L‘Ipf Ams-Osram, in Austria, realizzerà uno stabilimento integrato per abilitare la produzione front-end per tecnologie qualificate per segnali misti a 180 manometri e tecnologie qualificate per applicazioni automotive a 180 nanometri.
Infineon Technologies Dresden, in Germania, è un Ipf che realizzerà un impianto integrato per produrre un ampio portafoglio di tecnologie e prodotti all’interno di due famiglie tecnologiche eterogenee: circuiti integrati di potenza discreti e circuiti integrati analogici/a segnale misto.
L’Ipf StMicroelectronics, infine, realizzerà in Italia un impianto avanzato per offrire l’integrazione verticale dell’intera catena del valore dei processi di produzione del carburo di silicio da 8 pollici, non ancora presenti nell’Unione.
Cos’è il Chips Act e quali obiettivi persegue
Il Chips Act è una vera e propria roadmap che punta a rafforzare l’ecosistema dei semiconduttori nell’Unione europea, garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento e riducendo le dipendenze esterne.
È un passo fondamentale per la sovranità tecnologica dell’Ue e ha l’ambizione di raddoppiare, a livello globale, la quota di mercato dei Paesi dell’Unione nei semiconduttori, portandola al 20% (anche se è già stata richiesta una revisione di questo traguardo).
Per raggiungere questo obiettivo strategico, il regolamento si concentra su cinque ambiti d’azione precisi:
- Sviluppare una conoscenza approfondita della catena di approvvigionamento globale dei semiconduttori
- Rafforzare la ricerca e la leadership tecnologica
- Costruire e rafforzare la capacità dell’Europa di innovare nella progettazione, produzione e confezionamento di chip avanzati
- Creare un quadro adeguato per aumentare la produzione entro il 2030
- Affrontare la carenza di competenze e attrarre nuovi talenti