INNOVAZIONE

Cie “senza confini”, la carta d’identità elettronica italiana debutta in Europa

Entra nel vivo il percorso previsto da eIdas per il riconoscimento della card come strumento di accesso ai servizi online delle amministrazioni degli Stati membri. Ecco cosa cambierà per i cittadini italiani

Pubblicato il 20 Set 2019

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La Cie diventerà identità digitale europea. Con la pubblicazione della Gazzetta ufficiale europea entra nel vivo il percorso previsto dal regolamento comunitario eIdas per il riconoscimento della Carta d’identità elettronica come strumento di accesso ai servizi online delle amministrazioni degli Stati membri

La notifica conclude l’iter avviato da Agid a gennaio 2019 per il mutuo riconoscimento della Cie, affinché possa essere utilizzata per l’accesso ai servizi digitali offerti dalle pubbliche amministrazioni degli Stati membri.

“La notifica – spiega Agid – della Carta d’identità elettronica segue il percorso avviato nel 2018 per l’identità digitale Spid consentendo – entro i successivi 12 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale europea – l’adeguamento dei sistemi di tutti gli Stati dell’Unione che permetteranno l’accesso ai propri servizi digitali, oltre che con l’identità digitale Spid, anche tramite Cie”.

Anche Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Olanda e Regno Unito hanno provveduto a notificare i propri sistemi di autenticazione ai servizi online.

Prosegue dunque a passo spedito il percorso attuativo del Regolamento eIdas per la realizzazione della cittadinanza digitale europea.

Cos’è la Carta di identità elettronica (Cie)

La nuova Carta di identità elettronica è il documento personale che attesta l’identità del cittadino, realizzata in materiale plastico, dalle dimensioni di una carta di credito e dotata di sofisticati elementi di sicurezza e di un microchip a radiofrequenza (RF) che memorizza i dati del titolare.
La foto in bianco e nero è stampata al laser, per garantire un’ elevata resistenza alla contraffazione.
Sul retro della Carta il Codice Fiscale è riportato anche come codice a barre.

A cosa serve

Oltre all’impiego ai fini dell’identificazione, la nuova Carta di identità elettronica può essere utilizzata per richiedere una identità digitale sul sistema Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Tale identità, utilizzata assieme alla Cie, garantisce l’accesso ai servizi erogati dalle PA.

Come si ottiene

La nuova Carta di identità elettronica si può richiedere alla scadenza della propria Carta d’identità (o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento) presso il Comune di residenza o di dimora. Per velocizzare le operazioni di rilascio è possibile prenotare un appuntamento sul sito www.prenotazionicie.interno.gov.it. Prima di procedere alla prenotazione è verificare se il proprio Comune ha attivo il servizio di emissione della Cie
La Carta è spedita direttamente al cittadino che la riceverà entro 6 giorni dalla richiesta, presso il Comune o presso un indirizzo da lui indicato.
La validità della Carta di identità varia a seconda all’età del titolare ed è di:

  • 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
  • 5 anni per i minori di età compresa tra i 3  e i 18 anni;
  • 10 anni per i maggiorenni.

Il costo della Carta è di euro 16,79 (oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti) e comprende anche le spese di spedizione.

Il regolamento eIdas

Il Regolamento electronic IDentification Authentication and Signature (Regolamento Ue n° 910/2014 sull’identità digitale) – ha l’obiettivo di fornire una base normativa a livello comunitario per i servizi fiduciari e i mezzi di identificazione elettronica degli stati membri.

Il regolamento fornisce una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea.

Il regolamento eIdas fissa le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione elettronica di un altro Stato membro; stabilisce le norme relative ai servizi fiduciari, in particolare per le transazioni elettroniche; istituisce un quadro giuridico per le firme elettroniche, i sigilli elettronici, le validazioni temporali elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web.

Rispetto ai sistemi di identificazione elettronica, eIdas prevede che ciascuno stato membro possa notificare i sistemi di identificazione elettronica forniti ai cittadini e alle aziende per consentire un reciproco riconoscimento. Il regolamento eIdas è stato emanato il 23 luglio 2014 e ha piena efficacia dal 1 luglio del 2016.

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