Quante volte, camminando per strada, siamo talmente assorbiti dal nostro smartphone da non renderci conto, appieno, di quanto sta avvenendo intorno a noi. Una forma di distrazione che può diventare rischiosa soprattutto per i cosiddetti “addicted” – coloro che sono talmente assuefatti al proprio device mobile da non potervi rinunciare neanche per qualche minuto – ma non per quelli, pur con la stessa “malattia”, che si trovano a camminare nella città di Chongqing. In questo centro della Cina centromeridionale che conta circa 7 milioni di abitanti, infatti, sono state create delle corsie sui marciapiedi, segnalate con avvertimenti in lingua nazionale e inglese, dedicate in modo esclusivo ai passanti con lo smartphone in mano; in questo modo possono camminare senza il timore di imbattersi né in un ostacolo né in qualcuno che va nella direzione opposta. L’esperimento, occorre ricordarlo, non è il primo nel suo genere. Poco meno di due mesi fa, a Washington, è stata “dedicata” una strada a coloro che allo smartphone proprio non riescono a rinunciare; un rettilineo lungo il quale, in tutta tranquillità, è possibile inviare mail, scrivere sms e navigare in rete. Si tratta del marciapiede della 18th street nortwest, diviso in due da una doppia linea continua: un lato è riservato ai ciclisti e ai pedoni, l’atro ai già citati “addicted”. In realtà questo marciapiede non è stato pensato ad hoc dalle istituzioni locali, bensì si tratta di un test promosso da National geographic channel con l’intento di sperimentare, in vista di una prossima serie tv, i nuovi comportamenti umani, filmando le reazioni dei cittadini. Dunque piena libertà di distrazione: a salvare l’utente con la testa tra le nuove – e lo sguardo fisso sullo smartphone – arrivano iniziative, come questa, in bilico tra l’utile e la sorpresa. La stessa che, almeno una volta, ha provato ogni ciclista, non ritrovando, seppur temporaneamente, la sua bicicletta parcheggiata. Un incubo che trova riscontro ad Amsterdam, una città dove le due ruote sono quasi d’obbligo. Per risolvere il problema, adesso, potrebbe bastare una nuova app ideata dallo studio di design olandese Frolic. Il progetto prevede una struttura stampata in 3d inserita all’interno del campanello per accogliere un microchip bluetooth. Così basta un tocco sul proprio device mobile per far suonare a distanza la bicicletta; sul display appare anche la distanza in metri dalle due ruote.
Cina, una corsia ad hoc per i pedoni con lo smartphone
A Chongqing gli “addicted” del telefonino potranno contare su una zona di marciapiede su cui poter camminare fissando il display. Una sperimentazione simile era stata avviata nelle scorse settimane anche a Washington
Pubblicato il 15 Set 2014
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