Sì della Commissione Europea agli aiuti per la digitalizzazione delle sale cinematografiche italiane: l’autorizzazione è giunta dopo una indagine formale avviata nel 2008, conclusa con parere favorevole e quindi con l’approvazione della legge che ha introdotto in Italia il credito d’imposta per favorire l’esercizio cinematografico nel passaggio al digitale. Lo ha annunciato Luigi Cuciniello, presidente dell’Associazione nazionale esercenti cinema alle 37esime Giornate professionali di cinema a Sorrento.
Cuciniello ha sottolineato il valore politico della decisione: “E’ la prima volta che la Commissione Europea si occupa di cinema dal punto di vista dell’esercizio cinematografico. Nessun altro Paese, prima dell’Italia, si era rapportato con Bruxelles sul tema. La Commissione ha acquisito una complessa e minuziosa mole di informazioni sull’esercizio, fornite da Mibact e Anec, fatto che, unitamente alla soluzione finale adottata, può costituire un utile precedente nell’ipotesi in cui future norme dovessero approdare all’esame di Bruxelles”.
In attesa del parere Ue, la digitalizzazione era stata portata avanti attraverso un decreto in regime “de minimis”, quindi con dei massimali sul credito d’ imposta applicabile. L’autorizzazione comporta ora “benefici concreti e immediati – ha spiegato Cuciniello – tra agevolazioni fiscali, semplificazioni procedurali, per l’intero settore, con particolare attenzione verso le sale a uno o due schermi”.