Ricavi e margini oltre le attese per Cisco: la società ha annunciato per il primo trimestre dell’anno fiscale 2024 un utile di 3,64 miliardi di dollari, pari a 89 centesimi per azione. Dopo le rettifiche per i guadagni e i costi una tantum, il dato si attesta a 1,11 dollari per azione, superando la stima media degli analisti, che secondo Zacks Investment Research non doveva andare oltre gli 1,03 dollari. Il fatturato è stato invece di 14,67 miliardi di dollari contro i 14,61 miliardi previsti.
“Abbiamo avuto un inizio solido per l’anno fiscale 2024, con i risultati del primo trimestre più forti della nostra storia sia per quanto riguarda il fatturato che la redditività”, ha dichiarato Chuck Robbins, presidente e ceo di Cisco. “Siamo fiduciosi nella solidità del nostro business e nelle future opportunità di crescita alimentate da AI, sicurezza e cloud“.
Guidance per il 2024 rivista al ribasso
Tuttavia, nonostante la buona performance, Cisco ha dovuto tagliare le previsioni di fatturato e di profitto per l’intero anno a causa del calo della domanda di apparecchiature di rete. In particolare, per il secondo trimestre, il gruppo stima un fatturato compreso tra 12,6 e 12,8 miliardi di dollari, mancando le stime degli analisti di 14,19 miliardi di dollari. Per l’esercizio 2024 si parla quindi di revenue a cavallo di 53,8 e 55 miliardi di dollari e un utile per azione rettificato compreso tra 3,87 e 3,93 dollari. In precedenza l’azienda aveva previsto per il fatturato annuale una forbice di 57 e 58,2 miliardi di dollari e un utile per azione rettificato compreso tra 4,01 e 4,08 dollari.
Cisco ha dichiarato di aver registrato “un rallentamento degli ordini di nuovi prodotti nel primo trimestre… e ritiene che la ragione principale sia che i clienti sono attualmente concentrati sull’installazione e l’implementazione dei prodotti nei loro ambienti”.
Gli ordini torneranno a crescere nella seconda metà dell’anno
Negli ultimi anni, del resto, l’azienda ha dovuto affrontare problemi di supply chain e un rallentamento della domanda post-pandemia, che ha accelerato la sua spinta verso offerte di software come la cybersecurity. Per diversificare il business e capitalizzare il boom dell’intelligenza artificiale, a settembre Cisco ha per esempio deciso di acquistare l’azienda di cybersicurezza Splunk per circa 28 miliardi di dollari.
Sebbene le sfide a livello macroeconomico persistano ancora, la maggior parte dei vincoli della catena di approvvigionamento “sono ormai alle spalle”, hanno dichiarato i dirigenti confrontandosi con gli analisti, aggiungendo che sia i tempi di consegna che il portafoglio ordini sono in gran parte tornati a livelli normali. Il direttore finanziario Scott Herren ha aggiunto che l’azienda prevede “un ritorno alla crescita degli ordini nella seconda metà dell’anno”.