IL PROGETTO

Cloud e intelligenza artificiale per battere la siccità: in campo Ibm

Nell’ambito del Sustainability Accelerator, l’azienda sosterrà le iniziative che possano contribuire a rendere disponibile l’acqua potabile a una quantità crescente di popolazione grazie alle nuove tecnologie

Pubblicato il 17 Mar 2023

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Soluzioni di Intelligenza artificiale e cloud ibrido per arginare gli impatti della siccità nel mondo e migliorare l’accesso equo ad acqua potabile sicura per tutti. E’ quanto propone l’Ibm Sustainability Accelerator che mira a sostenere progetti di enti governativi e no profit che hanno l’obiettivo di aiutare le popolazioni vulnerabili alle minacce ambientali.

Tecnologie digitali contro le sfide ambientali

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 2 miliardi di persone vivono in paesi con problemi idrici. Si prevede che questa sfida si aggraverà in alcune regioni a causa dei cambiamenti climatici e della crescita demografica.

In linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, Ibm si adopererà, si legge in una nota, “per sostenere i progetti che contribuiscono a migliorare l’accesso equo ad acqua potabile sicura per tutti, a migliorare la qualità dell’acqua riducendone l’inquinamento, ad aumentare l’efficienza del suo utilizzo in tutti i settori, a proteggere e ripristinare gli ecosistemi correlati all’acqua, ad aumentare la gestione dei servizi igienico-sanitari e a ridurre il numero di persone che soffrono per carenza di acqua”.

Come funziona il programma

Il processo della “Request for Proposal” include il contributo di Ibm e dei rappresentanti di organizzazioni come Water.org e il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. I criteri di selezione terranno conto, tra l’altro, della capacità e della disponibilità del richiedente a sostenere comunità particolarmente vulnerabili alle minacce legate all’acqua, della fattibilità tecnica e della sostenibilità della soluzione proposta, nonché della trasparenza nella misurazione e rendicontazione.

“La gestione delle risorse idriche per le comunità più vulnerabili nel mondo è una sfida enorme – spiega Floriana Ferrara, Csr Manager for Social Impact Programs di Ibm Italia –. Dopo aver concentrato il nostro impegno sull’agricoltura sostenibile e l’energia pulita negli anni scorsi, ora siamo ansiosi di iniziare a lavorare con quelle organizzazioni che promuovo iniziative, basate sulla tecnologia, volte ad aiutare le comunità a superare sfide idriche, quali la scarsità, l’inquinamento o la conservazione dell’acqua”.

Via alla presentazione dei progetti

Le organizzazioni no profit e governative sono invitate a presentare proposte per progetti guidati dall’IT che possono trarre vantaggio dal cloud ibrido e dalle soluzioni AI, insight abilitati dalla scienza dei dati, consulenze specialistiche e servizi di progettazione, sustainability software.

Il processo Rfp includerà fra gli altri il contributo di Ben Mandell, Utility Services Expert di Water.org e Mary M. Matthews, Head of the Undp Ocean Innovation Challenge e interim Head of Water and Ocean Governance Programme, insieme a quello di altri esperti. Tutti metteranno a fattor comune le loro idee e la loro esperienza durante il ciclo di selezione.

“L’innovazione nel settore della gestione delle risorse idriche è fondamentale per raggiungere l’Sdg 6 delle Nazioni Unite – fanno sapere da Ibm -. Le iniziative delle organizzazioni che verranno selezionate per partecipare all’Ibm Sustainability Accelerator avranno l’opportunità di poter dare un contributo significativo, grazie al supporto della tecnologia, all’esperienza e alle competenze del vasto ecosistema di partner Ibm”.

Le proposte, promosse da enti governativi e no-profit, incentrate sulla gestione delle risorse idriche potranno essere presentate fino a fine maggio 2023. I nomi dei partecipanti selezionati saranno resi noti durante il mese di novembre 2023.

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