IL PROGETTO

Cloud Fimmg, per i medici una “nuvola” su misura

Presentata al congresso nazionale della Federazione, l’iniziativa punta a semplificare il lavoro dei professionisti e armonizzare il flusso di informazioni sui pazienti. In vista il lancio di una serie di servizi

Pubblicato il 02 Ott 2012

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Anche i medici di famiglia sono pronti a salire sulla “nuvola”. Lo faranno grazie a “Cloud Fimmg”, una serie di servizi informatici per il medico di medicina generale che, interagendo con un database aggregato, contribuiranno a rendere più facile ed efficiente lo svolgimento della professione.

“È una nuvola speciale che potrà dare risposte a tanti problemi molto sentiti dagli addetti ai lavori” ha spiegato Paolo Misericordia, responsabile del Centro studi Fimmg, annunciando il progetto al 67esimo congresso nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale in corso a Villasimius (Cagliari).

L’iniziativa punta a favorire la continuità informativa tra medici appartenenti alle stesse categorie professionali, permettere le sincronizzazioni delle banche dati di diversi studi professionali e agevolarne la condivisione, consentendo, quando autorizzati, la lettura dello stesso dato da qualsiasi tipo di software.

La Fimmg tiene comunque a precisare che manterrà la massima attenzione alla tutela della privacy: tutti i dati aggregati, inseriti nel cloud, saranno crittografati e resi accessibili al singolo medico attraverso l’inserimento di credenziali “forti”. In programma soprattutto la realizzazione di una serie di applicazioni utili a facilitare e migliorare l’attività del medico: dai certificati online alle ricette elettroniche. Le applicazioni che interagiranno con il database costituiranno una sorta di “App store” di Fimmg.

“È un’iniziativa – ha concluso Paolo Misericordia – che ha lo scopo di sostenere a tutto tondo il medico nei confronti dell’informatica, delle sue regole, delle sue potenzialità e risolvere le difficoltà crescenti che una digitalizzazione caotica e burocratica sta creando al medico”.

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