IL CASO

Cloud per il Pentagono, (anche) Oracle pronta a fare ricorso

L’azienda è stata esclusa dalla “finale” per l’aggiudicazione del contratto da 10 miliardi a Microsoft. Sul tavolo il presunto conflitto di interessi di alcuni funzionari del Dipartimento della Difesa

Pubblicato il 06 Nov 2019

Multicloud

Microsoft ha vinto a sorpresa, la scorsa settimana, la gara per l’assegnazione del contratto dal valore di 10 miliardi di dollari per il sistema cloud del Pentagono, chiamato JEDI, Joint Enterprise Defense Infrastructure. Dopo le polemiche, con i sospetti di un intervento da parte di Donald Trump per ostacolare Jeff Bezos, che è anche proprietario del Washington Post, uno dei quotidiani nazionali americani più critici verso la sua amministrazione, emergono adesso altre versioni come quella di Oracle.

Nel corso di una udienza davanti a una corte di primo grado gli avvocati dell’azienda fondata da Larry Ellison hanno presentato una memoria nella quale si sostiene che a far “corrompere” il processo di selezione degli appaltatori per il progetto JEDI sia stato il conflitto di interessi di tre funzionari del Dipartimento della Difesa Usa con AWS.

Secondo la memoria, “Il Dipartimento era apparentemente all’oscuro” del conflitto di interessi dei funzionari a causa di “una supervisione lassista” e, in un caso, di “un vero e proprio inganno” da parte di uno dei funzionari.
Oracle sostiene che a due funzionari del Dipartimento della Difesa sono stati offerti posti di lavoro presso Amazon mentre lavoravano al contratto e che un altro era un ex consulente AWS che lavorava al progetto JEDI anche se l’ufficio etico dell’agenzia gli aveva consigliato di ricusarsi su questioni riguardanti AWS.

Il Dipartimento della Difesa ha escluso Oracle e IBM dal processo di selezione ad aprile, quando l’agenzia ha ristretto le sue scelte tra Microsoft e il leader di mercato AWS. Nel suo ricorso, Oracle sostiene che un tribunale ha correttamente ritenuto che il Dipartimento violasse la legge che proibisce all’agenzia di aggiudicare contratti del tipo e delle dimensioni di JEDI a una singola entità. Tuttavia il tribunale ha sbagliato a non ritenere che Oracle non sia stata ingiustamente pregiudicata dalla violazione.

Oracle ha affermato di essere stata ingiustamente esclusa dal processo in base ai criteri di sicurezza del Dipartimento che ha consentito di andare avanti solo ai due maggiori fornitori di cloud americani, Microsoft e Amazon.
La causa legale di Oracle potrebbe non essere l’ultima che il Dipartimento della Difesa vede sul contratto JEDI. Amazon sta valutando le proprie opzioni legali dopo aver perso l’offerta. Una simile causa potrebbe fare riferimento alle ripetute critiche e lamentele del presidente Donald Trump nei confronti di Amazon e del suo Ceo Jeff Bezos.
«Il Dipartimento della Difesa è consapevole del fatto che Oracle ha presentato ricorso –
scrive in una nota il Dipartimento – e continuerà a esaminarlo insieme al Dipartimento di giustizia. Come ha affermato il Dipartimento nel corso di questo contenzioso, e come confermato dal tribunale, il Dipartimento ha valutato e trattato equamente tutti gli offerenti nell’ambito di una competizione aperta e completa. Le sentenze della GAO e della Corte delle controversie federali statunitensi hanno convalidato il fatto che il Dipartimento ha seguito tutti i processi di acquisizione applicabili per JEDI».

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