DIGITAL TRANSFORMATION

Apple-Ibm, parte l’app economy per il B2B

Primi frutti dell’alleanza, rilasciate 100 apps for business: dagli assistenti di volo ai call center, sono 14 i settori industriali e 65 le professioni coinvolte dall’operazione Mobile First for iOs

Pubblicato il 16 Dic 2015

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Arrivano i primi frutti dell’alleanza tra Ibm e Apple. Le due aziende, che lavorano alla trasformazione del modo di lavorare in 14 settori industriali e 65 professioni individuali, hanno realizzato più di 100 “apps for business”, applicazioni realizzate da Ibm nell’ambito della sua iniziativa MobileFirst for iOS e che funzioneranno sui dispositivi iOS (iPhone e iPad) di Apple, posizionando così uno dei più popolari prodotti consumer nel quadrante B2B.

Dall’inizio dell’alleanza fra le due aziende, nata nel 2014, Apple e Ibm hanno ribadito l’importanza di costruire una forma di utilizzo del software su misura attraverso le piattaforme post-pc. La risposta è arrivata con il progetto di ingegnerizzare meccanismi semplificati per la realizzazione delle app, in maniera tale che sia possibile programmarle velocemente e metterle rapidamente in mano agli utenti. Nel solo mese di novembre ne sono state prodotte quasi 50, e l’impatto “trasformativo” come lo definiscono quelli di Ibm, riguarda 14 settori industriali differenti e 65 professioni: dagli assistenti di volo ai call center, dalle ostetriche ai manager del settore finanziario, automotive, chimico e petrolifero.

Fra le aziende che stanno utilizzando questa “prima ondata” di app: Air Canada, Abu Dhabi Islamic Bank, AXA, Bosh BSH, Coca-Cola Amatil, Japan Post, Rimac, la compagnia aerea Sas e Vodafone Olanda. Un esempio è la app realizzata per le Scandinavian Airlines: “I programmi fedeltà – dice Eivind Roald, responsabile commerciale di Sas – non riguardano più solo i punti del programma stesso ma la qualità e l’esclusività del servizio quando il socio sta volando. Per questo stiamo investendo in app che ci consentano una visione a 360 gradi dei nostri passeggeri, con tutte le preferenze, gli interessi, la storia di acquisti e voli fatti con noi. Questo ci permette di offrire un servizio molto più personale”.

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