Banda larga, l’Alto Adige punta sul teleriscaldamento

Nei Comuni di San Candido e Dobbiaco la fibra ottica verrà posata utilizzando le tubature che portano acqua calda dalla centrale alle case. Saranno così garantiti risparmi sui costi ed evitati lavori di scavo e interramento

Pubblicato il 02 Gen 2016

Andrea Frollà

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Nelle case di San Candido e Dobbiaco la rete Internet veloce arriverà sfruttando le infrastrutture di teleriscaldamento già esistenti. Nei due comuni dell’Alta Pusteria i cavi in fibra ottica verranno trasportati dalle centrali agli utenti finali tramite le condutture che portano acqua calda e vapore nelle case.

Per l’assessore alla famiglia e amministrazione della Provincia autonoma di Bolzano, Waltraud Deeg, l’idea di coprire così il cosiddetto ultimo miglio rappresenta una “soluzione modello” che potrebbe essere replicata altrove. “Il progetto avviato a San Candido e Dobbiaco – ha spiegato Deeg presso la centrale del teleriscaldamento – rappresenta una innovativa forma di cooperazione a livello locale che dovrebbe essere presa ad esempio anche per altre realtà”.

Il trasporto dei cavi in fibra ottica avverrà dunque sulle condutture della centrale di teleriscaldamento che serve le due località, con un risparmio sui costi ed evitando impegnativi lavori di scavo e interramento. La Provincia si occuperà della posa delle condotte principali della rete a banda larga, mentre la realizzazione della rete fino al cliente finale spetterà ai Comuni.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato l’assessore – è quello di mettere a disposizione di tutte le imprese e di tutte le famiglie collegamenti internet ad alta velocità grazie ad una copertura capillare. Si tratta di un servizio ormai irrinunciabile per la competitività di un territorio, ed è fondamentale sfruttare al meglio tutte le possibili sinergie per garantire la massima efficienza e sostenibilità”.

La collaborazione nei due comuni altoatesini è stata messa nero su bianco con un accordo tra il sindaco di Dobbiaco, Guido Bocher, quello di San Candido, Rosmarie Burgmann, e il presidente della centrale di teleriscaldamento Hanspeter Fuchs.

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