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Cloud, big data, byod: lievitano i costi IT per le aziende

Secondo uno studio di Gartner sono otto gli “elementi di rottura” di cui i manager dovranno tenere conto per evitare un aumento vertiginoso delle spese. Riflettori puntati anche su virtualizzazione, licenze software e app mobili

Pubblicato il 06 Ago 2013

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L’ottimizzazione dei costi degli asset It è una preoccupazione crescente per le aziende e i dipartimenti che si occupano di approvvigionamento It e gestione degli asset di Information technology. Il sondaggio condotto da Gartner su un campione globale di Cio (Gartner 2013 Cio Survey) rivela infatti che gli Information officer continuano a includere la voce “ridurre il costo dell’It” tra le loro prime tre priorità di business.

Allo stesso tempo, le aziende si trovano di fronte otto “elementi di rottura”, che Gartner definisce “disruptive forces”, che, se non gestiti con azioni preventive, possono determinare un repentino e significativo aumento dei costi dell’It in azienda. Ecco dove puntare l’attenzione.

Internet of Things: ovvero la rete di oggetti fisici che incorporano la tecnologia per poter comunicare e interagire con l’ambiente che li circonda. Man mano che oggetti come beni di consumo, automobili, infrastrutture pubbliche, asset aziendali vengono connessi a Internet, si possono creare nuovi modelli di business, efficienze operative e anche esperienze d’uso. Tuttavia, un numero crescente di questi numerosissimi device sarà connesso con software tradizionale, e i modelli di licensing con tariffe basate sul singolo device potrebbero significare un’esplosione dei costi.

Costi di mantenimento imposti dai vendor di software: sono tariffe in costante aumento che è difficile per le aziende ridurre, anche quando il software in questione non è in uso. I manager dell’It devono evitare l’acquisto di licenze non necessarie e negoziare garanzie sui prezzi.

Software audit: i professionisti dell’It devon essere pronti ad affrontare le audit, che stanno diventando più frequenti e dettagliate, come rivela un sondaggio Gartner condotto a fine 2012.

Cloud computing: il mercato mondiale dei servizi di public cloud raggiungerà un giro d’affari di 131 miliardi di dollari quest’anno, secondo Gartner, e di oltre 180 miliardi di dollari entro il 2015. I dipartimenti dell’It devono saper fornire modelli di costo accurati che mettono a confronto i servizi tradizionali con quelli erogati in modalità cloud. I manager dell’It procurement dovranno gestire il cosidetto “bypass risk” (quando l’approvvigionamento It viene aggirato e l’azienda acquista direttamente), portare alla luce i costi “invisibili” e i maggiori rischi dei modelli cloud, sviluppare nuovi modelli di gestione e negoziare termini vantaggiosi nei contratti per la fornitura di servizi cloud.

Mobile e negozi di app: il fatto che non esiste ancora il predominio di un solo form factor, piattaforma o sistema operativo influisce sugli accordi con i vendor prima dominanti. I manager It devono gestire nuove dinamiche con i provider tradizionali e al tempo stesso essere pronti a trattare con quelli di nuova generazione, come Apple e Google, che sono molto diversi perché più consumer-oriented. I vendor software stanno cambiando i loro programmi di licensing per includere nuovi tipi di terminali mobili, perciò i manager It devono ben comprendere elementi come i costi dei device di proprietà dei dipendenti e le varie app consumer che entrano in azienda. In alcuni casi, dei negozi di app enterprise potrebbero aiutare a ottimizzare costi e gestione degli asset mobili.

Virtualizzazione: I manager dell’It procurement trovano ancora difficile ridurre i costi del software negli ambienti virtualizzati e i manager degli It asset hanno problemi a gestire la compliance nei complessi contratti con i vendor di virtualizzazione. Questo vale soprattutto per la virtualizzazione del desktop, uno dei meccanismi usati per supportare le strategie di Byod.

Big data: la mole di informazioni raccolte e analizzate per migliorare la competitività aziendale richiede database e risorse di storage sempre maggiori. La sfida è ottimizzare i costi per via dei parametri di licensing core-based con cui di solito il software viene dato in licenza.

Byod: I device mobili, sia di proprietà dell’azienda che personali ma usati al lavoro, pongono nuove problematiche di sicurezza e possibili nuovi costi di gestione per i manager degli asset It.

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