MERCATO UNICO

Cloud computing, ecco le nuove linee guida Ue

Accordo tra fornitori di servizi per dare agli utenti dei servizi una normativa uniforme e non ambigua. Il commissario Kroes: “Ne beneficieranno le piccole imprese quando cercheranno i servizi di cloud sul mercato”

Pubblicato il 26 Giu 2014

Antonio Dini

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Arriva il cloud con il bollino europeo. La Commissione europea oggi ha presentato le linee guida per aiutare gli utenti a risparmiare soldi e ottenere il massimo dai servizi di cloud computing. Il cloud, secondo gli studi dell’Ue, permette a singoli, aziende e settore pubblico di salvare in media il 10-20% dei costi per archiviazione dei data e loro gestione in datacenter remoti.

Le linee guida sono state sviluppate dal Cloud Select Industry Group che fa parte della European Cloud Strategy della Commissione. Lo scopo del lavoro è arrivare ad aumentare la fiducia da parte degli utenti finali nei servizi di cloud. Tra le aziende che hanno contribuito alla realizzazione delle linee guida, i big dell’informatica, consulenza e telecomunicazioni tra cui anche l’italiana Telecom Italia, oltre a Arthur’s Legal, ATOS, Cloud Security Alliance, ENISA, IBM, Microsoft e SAP.

L’annuncio di oggi da parte della Commissione è un primo passo verso la costruzione di un sistema comune di SLA, Service level agreements, gli accordi per stabilire il tipo di servizi erogati dai fornitori di cloud agli utenti, e per la costruzione di metriche comuni fino ad arrivare a risolvere il problema delle terminologie differenti utilizzate dai diversi fornitori di servizio: la Babele del cloud che l’Ue ha l’ambizione di ricondurre ad unità o perlomeno di contribuire a ridurre. Questo anche perché una ricerca con questionario della Trusted Cloud Europe ha recentemente mostrato che gli utenti di servizi cloud sono da tempo alla ricerca di uno standard unico.

Nella sostanza, le linee guida forniranno alcuni degli elementi chiave per poter avere un servizio uniforme, relativamente ad alcuni punti chiave, esposto nella contrattualistica con terminologia piana, comprensibile e non ambigua. Disponibilità e affidabilità del servizio cloud, qualità dei servizi di supporto che vengono ricevuti da parte del fornitore del cloud, livelli di sicurezza, come gestire meglio i dati nel cloud.

Secondo Neelie Kroes “Questa è la prima volta in cui i fornitori di cloud hanno aderito a delle linee guida comuni per definire gli accordi sui livelli di servizio. Ritengo ne beneficeranno in particolare le piccole e medie imprese, che avranno a disposizione queste linee guida quando cercheranno i servizi di cloud sul mercato”.

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