IL PAPER

Cloud, errori di configurazione in quasi tutte le aziende: sicurezza a rischio

Secondo un’indagine di Zscaler nel 98,6% dei casi si rilevano errori e il 68% delle organizzazioni assegna permessi di amministrazione a utenti esterni, il che può portare a problemi di governance e a un aumento del rischio di esfiltrazione dei dati

Pubblicato il 08 Mar 2023

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Il 98,6% delle aziende dispone di infrastrutture con configurazioni errate tali da rappresentare un rischio critico per i dati e la stabilità degli ambienti stessi. E’ quanto registra la ricerca Cloud (In)Security di Zscaler Threatlabz, che analizza le statistiche dei workload cloud provenienti da oltre 260 miliardi di transazioni giornaliere a livello globale sulla piattaforma Zscaler. Un dato preoccupante dato che la maggior parte degli attacchi informatici contro i cloud pubblici sfrutta gli errori di configurazione del cloud piuttosto che vulnerabilità: errori relativi all’accesso pubblico ai bucket di archiviazione, alle autorizzazioni degli account, all’archiviazione e alla gestione delle password, ecc. che hanno portato all’esposizione di miliardi di dati.

Importanza dell’autenticazione a più fattori

Oltre agli errori di configurazione e alle vulnerabilità, il report evidenzia che gli account compromessi riguardano il 97,1% delle aziende che utilizzano controlli di accesso per gli utenti con privilegi senza applicare l’autenticazione a più fattori (Mfa). Gli hacker che ottengono accesso al cloud tramite account con privilegi possono eludere il rilevamento da parte dei sistemi di sicurezza e sferrare numerosi attacchi, eppure molte aziende non limitano ancora adeguatamente i privilegi o l’accesso degli utenti e degli account, né applicano la verifica Mfa.

Inoltre, il 59,4% delle aziende non applica i controlli di base contro il ransomware per lo storage cloud, come il versioning e l’Mfa Delete. La funzione Amazon S3 Versioning consente di mantenere più versioni di un oggetto nello stesso bucket in modo che, quando un file viene modificato, entrambe le copie vengano salvate per il futuro ripristino, confronto e verifica della validità. La funzione di Mfa Delete, invece, può aiutare a prevenire cancellazioni accidentali o dolose di bucket di archiviazione, richiedendo all’utente che avvia l’azione di eliminazione, di dimostrare il possesso fisico di un dispositivo Mfa tramite un codice Mfa, aggiungendo così un ulteriore livello di sicurezza all’azione di cancellazione.

Focus su configurazione e manutenzione del cloud

Queste cifre dimostrano che le aziende devono assumersi la responsabilità della configurazione e della manutenzione del proprio ambiente cloud. Se gli ambienti cloud sono coperti da una responsabilità condivisa con il fornitore del servizio per quanto riguarda la sicurezza, la corretta configurazione di questi ambienti è responsabilità di ogni singola azienda. Un servizio di gestione del livello di sicurezza del cloud (Cspm) può aiutare a identificare le configurazioni errate e, in combinazione con la gestione dei diritti dell’infrastruttura cloud (Ciem), può essere utilizzato per identificare i problemi di autorizzazione e rappresentare una logica evoluzione dalle soluzioni di gestione dell’identità e dell’accesso (Iam) e di gestione dell’accesso ai privilegi (Pam) da tempo consolidate e riferite ad approcci basati sul minimo privilegio.

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