IL MONITORAGGIO

Cloud, la Ue mappa il flusso dei dati: in pole quelli sanitari

Secondo un report della Commissione Ue le informazioni sulla salute rappresentano quasi il 13% del totale, con un volume pari a 91.600 Tb al mese. Il nostro Paese è quello che trasmette di più verso data center stranieri

Pubblicato il 03 Feb 2022

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Sono i dati sanitari quelli maggiormente trasmessi dalle infrastrutture cloud in Europa. Lo rileva uno studio pubblicato oggi dalla Commissione Ue che mappa il  volume di dati trasmessi alle principali infrastrutture cloud nei 27 Stati membri e in Islanda, Norvegia, Svizzera e Regno Unito.

Lo studio fornisce una panoramica del volume e dei tipi di flussi di dati cloud in entrata e in uscita per settore economico, ubicazione, dimensioni delle imprese e tipo di servizi cloud. “I responsabili politici, i dirigenti d’impresa e le pubbliche amministrazioni possono utilizzare lo studio come punto di riferimento nel processo decisionale in vista di futuri accordi commerciali, decisioni industriali e investimenti nel cloud”, spiega una nota.

Il Paese con il più alto afflusso netto di dati verso i suoi data center cloud ed edge è la Germania, con un volume di 58.494 tb/mese; al secondo posto l’Iralnda con 45.981 tb/mese. I Paesi Bassi, terzi, con 45.504 Tb/mese.

L’Italia è invece in pole per il maggior volume di deflusso – ovvero di passaggio di info a data center di altri Paesi – con 42.923 Tb/mese.

Per quanto riguarda la tipologia di dati, quelli sanitari sono i maggiormente trasmessi – sono il 12,9% del totale dei flussi – con 91.600 Tb/mese; seguono Vendita al dettaglio e Commercio all’ingrosso (91.400 TB/mese) ed Education (88.600 Tb/mese).

La relazione stima inoltre che entro il 2030 il flusso di dati provenienti dalle imprese europee sarà 15 volte superiore a quello del 2020. Quest’anno è stato altresì avviato uno studio di follow-up per valutare il valore economico dei flussi di dati all’interno dell’Ue (in aggiunta al loro volume) e con paesi terzi come gli Stati Uniti e la Cina.

“L’ulteriore analisi delle tendenze dei flussi in quanto dimensione chiave del mercato dei dati avviene in sinergia con l’imminente legge sui dati, al fine di promuovere un mercato del cloud più vivace, dinamico e fluido – spiega una nota – La misurazione dei flussi di dati in Europa e nel resto del mondo è una delle azioni chiave previste dalla strategia europea per i dati. Contribuirà inoltre alla valutazione del regolamento dell’Ue sulla libera circolazione dei dati non personali, nonché all’obiettivo di adozione del cloud nell’ambito del Programma strategico per il decennio digitale”.

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