LA RICERCA

Cloud pubblico a stelle e strisce: negli Usa il 47% del fatturato globale

I dati di Buy Shares: quasi la metà dei ricavi per per l’hosting del settore va nelle casse di aziende statunitensi. Il giro di affari totale è di 95,47 miliardi di dollari, e nei prossimi cinque anni crescerà del 155,96%

Pubblicato il 25 Ago 2020

Antonio Dini

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Gli Stati Uniti sono il più grande Paese al mondo per quanto riguarda il cloud pubblico, e nel 2020 intercettano il 47% del fatturato planetario. Secondo la ricerca di Buy Shares, infatti, il fatturato generato dalle aziende Usa del settore arriva a 45,08 miliardi di dollari, quasi la metà del totale. Ma gli Usa non sono l‘unico attore significativo, anche se certamente sono il più grande. Insieme ad altri quattro Paesi, infatti, gli Stati Uniti dominano il 63,1% del mercato, che vale complessivamente 95,47 miliardi.

Dopo gli Usa c’è la Cina, seconda molto staccata con il 5,7% del mercato, pari a circa 5,45 miliardi di dollari. Seguono Gran Bretagna, Giappone e Canada, rispettivamente con il 3,83% (3,66 miliardi), 3,78% (3,61 miliardi) e 2,46% (2,35 miliardi) del mercato.

Nei prossimi cinque anni il fatturato del cloud pubblico crescerà del 155,96%, arrivando a 244,37 miliardi di dollari. Già l’anno prossimo crescerà sino ad arrivare a 141,41 miliardi. Le stime della crescita sono state effettuate tenendo conto dell’impatto che ha avuto la pandemia di coronavirus in questo e in altri settori.

Secondo il rapporto, infatti, “proprio come molti altri settori, anche questo ha subito gli effetti del coronavirus. La crisi e il lockdown hanno messo in difficoltà molti settori e intere economie, anche nella catena del valore del settore dell’elettronica. Al tempo stesso però la pandemia ha anche accelerato la cultura del lavoro da remoto e ha fatto rifocalizzare l’attenzione su una catena del valore end-to-end. Ambienti di lavoro che possano funzionare anche in modalità remota trarranno un beneficio di lungo periodo dalle tecnologie cloud“.

Secondo il rapporto gli Stati Uniti si trovano in forte vantaggio in questo settore sia perché i grandi produttori di cloud pubblico sono americani (da Amazon a Google passando per Microsoft e l’emergente Oracle) sia perché le aziende americane sono state le prime ad abbracciare in buon numero e in maniera convinta la trasformazione dei processi gestiti dai data center interni in carichi di lavoro per il cloud pubblico.

Tuttavia, in Asia il cloud pubblico sta accelerando la sua crescita grazie agli investimenti delle aziende cinesi come Alibaba e la chiusura normativa su base regionale del mercato. Un ulteriore segnale in questa direzione viene dalla creazione dell’Asia Cloud Computing Association, uno dei soggetti il cui ruolo sarà quello di accelerare ulteriormente la crescita del mercato soprattutto in Cina.

Più in generale, la rapidità della trasformazione digitale è una delle principali opportunità che spingono le aziende ad abbracciare progetti di cloud computing, mentre i principali fattori limitanti sono la mancanza di piani strategici, la difficoltà nel reperire tecnici di buon livello, i costi di complilance e i rischi di sicurezza.

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