Digital single market, Ansip accelera: “Pronto pacchetto di provvedimenti”

Conto alla rovescia alla presentazione delle misure della Commissione Ue che puntano a sviluppare economia dei dati, tecnologie digitali, cloud, high performance computing, e-government. Con un must: standardizzazione e interoperabilità dei sistemi

Pubblicato il 05 Apr 2016

Patrizia Licata

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L’industria è il motore dell’economia europea, ma oggi deve compiere il salto decisivo verso il digitale. Il mondo è sempre più digitale, l’industria deve adeguarsi e la Commissione europea intende favorire e accelerare questa transizione. Lo ha dichiarato il vice-presidente della Commissione Ue Andrus Ansip, responsabile per il Digital Single Market, in un intervento nell’ambito della conferenza di DigitalEurope a Bruxelles. L’esecutivo europeo vuole potenziare l’innovazione in particolare in alcune aree altamente promettenti: l’economia dei dati, l’Internet delle cose, l’high-performance cloud computing. L’innovazione dovrà permeare anche i settori più tradizionali e forti dell’economia europea, dall’ingegneria alla sanità alla logistica. Saranno promossi standard tecnici comuni e l’adozione di servizi di e-government per velocizzare le pratiche e tagliare la burocrazia.

Già il 18 aprile, ha annunciato Ansip, la Commissione europea presenterà un pacchetto di iniziative per il Digital Single Market pensato appositamente per centrare questi obiettivi, rafforzando le tecnologie digitali in tutti i settori dell’economia dell’Ue perché beneficino dell’innovazione e assicurando all’Europa una posizione competitiva in tutte le tecnologie digitali.

Ci saranno per esempio misure per costruire o ampliare l’infrastruttura per l’analisi dei dati in Europa, per rafforzare l’utilizzo dei servizi cloud tra le Pmi, per rendere prioritaria la creazione di standard comuni, per stabilire un ambiente unico, plug-and-play, per l’Internet of Things nel Digital Single Market, per dare ai lavoratori europei le competenze digitali necessarie per i lavori del futuro. “In breve, questo pacchetto mira a creare l’ambiente giusto per il futuro digitale della nostra industria”, ha detto Ansip.

Ovviamente, per raggiungere gli obiettivi servono non solo volontà politica ma anche investimenti, per esempio per costruire strutture per l’high-performance computing e le infrastrutture per la scienza dei dati. “Una buona soluzione è mettere insieme risorse pubbliche e private”, secondo Ansip. “Intendiamo anche migliorare il coordinamento e l’efficienza dei diversi programmi di ricerca e sviluppo europei affinché diventino un solido veicolo per investimenti in digitale su scala europea”.

Ansip si è soffermato in particolare sull’industria dei dati, pilastro dell’economia futura: “Il cloud computing è un buon esempio: questo settore si amplierà enormemente nei prossimi anni, grazie all’enorme quantità di dati generati dalle tecnologie digitali, elaborati e analizzati in modi e a velocità fino a poco tempo fa inimmaginabili”, ha dichiarato Ansip. Tuttavia, in Europa si sta creando un divario sempre più ampio tra la produzione di dati e la capacità di elaborarli usando l’high-performance computing: “Per evitare il rischio di restare indietro”, la Commissione ha messo a punto la European Cloud Initiative; “stimolerà la capacità di creare innovazione in molteplici discipline scientifiche e settori industriali”. Ancora una volta, i fondi verranno da un pool di risorse nazionali e Ue, insieme a finanziamenti privati.

La Commissione intende anche migliorare i meccanismi di certificazione per aumentare la fiducia nei servizi cloud e stimolare servizi di e-government che agevolino lo sviluppo della ricerca, dell’innovazione e del business all’interno del singolo mercato digitale, senza più ostacoli tra un paese e l’altro. L’approccio che Ansip chiama ‘once-only’ (si fa la pratica in una paese solo, vale per tutta l’Ue), potrebbe permettere risparmi di 5 miliardi di euro all’anno entro il 2017. Essenziale anche la standardizzazione e la compatibilità dei sistemi: che si tratti di infrastruttura cloud, Internet delle cose o database per l’e-government, il requisito essenziale è che le tecnologie dialoghino tra loro, che siano interoperabili.

Per la Commissione europea ci sono cinque aree cruciali per il successo del Digital Single Market in cui la standardizzazione Ict è particolarmente urgente, ha concluso Ansip: comunicazioni 5G, cloud computing, Internet of Things, big data e cybersecurity. E’ su questi punti che la Commissione concentra il suo lavoro perché “insieme daranno forma al successo dell’industria europea”.

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