WEB INTERACTION

E-commerce, nei “carrelli abbandonati” restano 32 miliardi

È la stima annuale, elaborata dalla startup TocToc, delle vendite mancate per l’abbandono degli utenti durante la navigazione. Questo perché, dice uno studio ComScore, i potenziali acquirenti sentono la mancanza del commesso di negozio. Una soluzione? Le piattaforme di Web Interaction che offrono video-chat con l’assistente

Pubblicato il 05 Mar 2015

L.M.

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Quanto costa in Italia il “carrello abbandonato”, cioè i mancati acquisti di quelli che entrano in un sito di e-commerce e poi se ne vanno senza aver concluso nulla? Circa 32 miliardi di euro l’anno. A stimarlo è la piattaforma di web interaction dell’italiana TocToc, che sottolinea come, anche in tempi di crisi, il commercio elettronico viaggi spedito in Italia, con tassi di crescita del 17%. Di conseguenza anche la pubblicità online cresce a doppia cifra, con un 2014 chiuso con un incremento del 12,7% , secondo i dati di IAB Italia.

Tuttavia per le aziende che vendono su Internet fare arrivare il cliente sul proprio sito di e-commerce non è che il primo passo, perché poi la cosa più difficile è convertire queste visite in acquisti evitando che il cliente, inizialmente attratto dal messaggio e interessato ad un prodotto, alla fine ci ripensi e abbandoni il sito (anzi in questi casi si parla di “carrello abbandonato”).

Considerando che in Italia il valore nel 2014 delle vendite online ha superato i 13 miliardi di euro, si può stimare – si legge in un comunicato di TocToc – che il valore del cosiddetto “carrello abbandonato” sia di circa 32 miliardi di euro l’anno.

Ma perché il cliente se ne va senza acquistare? Da noi molti utenti sentono la mancanza del “commesso di negozio”: questa è l’esigenza più forte ma al tempo stesso è quella che resta più insoddisfatta, secondo un recente studio globale di ComScore svolto su un campione di 14.000 clienti online nei principali paesi del mondo.

Ecco perché sempre più aziende stanno muovendosi implementando nei propri negozi online dei sistemi di “Web Interaction”, cioè funzionalità come la video-chat con un assistente che migliorino l’esperienza del cliente aiutandolo nell’acquisto, consigliando il prodotto più adatto alle esigenze e chiarendo subito aspetti secondari, come i costi di spedizione.

Non è la classica “assistenza clienti”: questi sistemi di web interaction nascono per soddisfare l’esigenza di una maggiore interattività e capacità di catturare il momento in cui il cliente è sul proprio negozio online, e creare un percorso ideale che va dal messaggio veicolato con la pubblicità, al click sul proprio sito per poi concludersi con l’acquisto del prodotto.

Tra le varie soluzioni sul mercato, c’è proprio quella della startup “TocToc”: una piattaforma evoluta di web interaction che consente di colloquiare in tempo reale con i visitatori di un sito web mediante Videochat, Chat testuale, Chiamata Voip e File sharing.

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