L'OPERAZIONE

Ericsson, più vicina l’acquisizione di Vonage

Manca solo il via libera del Committee on foreign investment Usa, closing previsto per la fine di luglio. Con la piattaforma della società americana il vendor aiuterà le telco a monetizzare le applicazioni “on top” della rete

Pubblicato il 28 Giu 2022

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Ericsson rassicura sul closing dell’acquisizione di Vonage: la chiusura dell’operazione è prevista entro la fine di luglio e l’azienda svedese ha soddisfatto i requisiti necessari per i regolatori americani. Manca solo il via libera del Committee on foreign investment in the United States, che sta ancora passando in rassegna la proposta di Ericsson per comprare la società specializzata in soluzioni di comunicazione voip e in servizi cloud. Il vendor di Stoccolma, si legge in una nota, continua a cooperare con la commissione sugli investimenti esteri negli Stati Uniti per soddisfare ogni requisito.

Il takeover vale 6,2 miliardi di dollari, pari a 5,5 miliardi di euro, la più grande acquisizione di sempre per Ericsson. L’azienda svedese ha detto che è impegnata a chiudere il processo di autorizzazione dei regolatori il prima possibile e a rispettare il termine previsto del closing.

La strategia di Ericsson

L’acquisizione dell’operatore americano Vonage, proposta a novembre del 2021, va inquadrata nella strategia dell’operatore svedese di “espansione delle comunicazioni wireless e di ampliamento della propria offerta globale”.

L’offerta avanzata da Ericsson prevede l’acquisto delle azioni Vonage a un prezzo di 21 dollari l’una, con un premio del 28% rispetto alla chiusura più recente, e del 34% rispetto alla media del valore del titolo dei tre mesi precedenti l’offerta. Secondo la strategia di Ericsson, una volta completato il takeover, Vonage sarà destinata a rimanere una società autonoma che continuerà a contare sul proprio marchio, e che opererà come controllata di Ericsson.

“Vonage ci darà una piattaforma per aiutare i nostri clienti a monetizzare gli investimenti sulla rete, offrendo benefici agli sviluppatori e al business. Immaginiamo di mettere la forza e le opportunità offerte dal 5G, la più grande piattaforma di innovazione, a disposizione degli sviluppatori, supportandoli con le possibilità avanzate offerte da Vonage in un mondo di otto miliardi di device connessi. Oggi stiamo rendendo possibile questa prospettiva”, ha detto Börje Ekholm, presidente e Ceo di Ericsson all’annuncio della proposta di takeover.

La piattaforma di Vonage per i nuovi servizi delle telco

Oggi i network Api sono un mercato importante per i messaggi, la voce e i video, ma con un grande potenziale di capitalizzare le nuove potenzialità del 4G e del 5G“, ha affermato Ekholm. “Il forte ecosistema di sviluppatori di Vonage ci darà accesso ai network Api 4G e 5G, in modo semplice e omogeneo su scala globale. Questo consentirà loro di sviluppare nuove e innovative offerte globali. I communication service provider potranno così di monetizzare meglio i loro investimenti sulle infrastrutture di rete, grazie a nuove revenue provenienti dalle Api. In questo modo il business trarrà beneficio dalle performance del 5G, con impatti sulle performance operative, distribuendo nuovo valore grazie alle applicazioni ‘on top’ sulla rete”. 

Al momento dell’annuncio i mercati hanno accolto la notizia del takeover con una reazione tiepida. La fusione dovrebbe permettere sinergie sui ricavi stimati a 0,4 miliardi i dollari entro il 2025 e anche qualche sinergia sui costi una volta che sarà completata. È inoltre previsto un effetto positivo sull’utile per azione e il free cash flow a partire dal 2024. Secondo gli analisti di Kepler Chevreux l’acquisizione di Vonage permetterà  a Ericsson di accelerare la sua espansione nel settore delle reti senza fili, ma il multiplo pagato sarebbe molto elevato.

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