L'ANALISI

Gartner: il cloud pubblico a +18,5%

Nel 2013 il giro d’affari mondiale raggiungerà i 131 miliardi di dollari. Traina l’area Asia-Pacifico. Ma bisogna ancora perfezionare il business model. Ed Anderson: “I fornitori devono elaborare strategie su misura di singoli mercati”

Pubblicato il 28 Feb 2013

F.Me.

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Il mercato dei servizi public cloud crescerà del 18,5% nel 2013 raggiungendo i 131 miliardi di dollari in tutto il mondo, in aumento dai 111 del 2012. Lo dice un report Gartner, secondo cui, a partire dal 2013 fino al 2016, saranno 677 i miliardi spesi per i servizi cloud in tutto il mondo, 310 solo per la cloud advertising. “La continua crescita del mercato dei servizi cloud sarà il risultato dell’adozione della nuvola nei sistemi di produzione e nell’organizzazione del lavoro – spiega Ed Anderson, research director di Gartner – Una prova di questa crescita si ha nella crescente domanda di servizi di cloud da parte organizzazioni di utenti finali e da una maggiore offerta di servizi cloud da parte dei fornitori.”

Nonostante la presenza di differenti sotto-segmenti di servizi cloud, la forte domanda è prevista per tutti i tipi di offerte di servizi cloud. Il segmento cloud business process services ((BPaaS) è il secondo più grande del mercato dopo la cloud advertising che rappresenta il 28% del mercato totale, seguito dal Saas al 14,7%, Iaas al 5,5%, cloud management e security services al 2,8% e Pass al 1%.

Le dinamiche di mercato variano notevolmente in base alle dimensioni delle regioni prese in considerazione. n generale i mercati emergenti in Asia / Pacifico, America Latina, Est Europa, Medio Oriente e Nord Africa mostrano i tassi di crescita più elevati, pur rappresentando mercati globali di dimensioni miniori. La Cina è l’eccezione, essendo un mercato “grane” per dimensioni e per crescita. Allo stesso modo, i mercati maturi del Nord America, Europa occidentale, Giappone e le economie mature in Asia / Pacifico crescono più lentamente nonostante la loro ampiezza.

“Anche se le previsioni di crescita sono generalmente elevate in tutte le regioni, l’adozione di servizi di cloud varia in modo significativo in base al paese – puntualizza Anderson – Un provider, dunque, non deve presumere che la stessa strategia applicata in mercato diversi possa produrre gli stessi risultati. Fattori economici locali, aspetti normativi, il clima politico locale, il contesto eterogeneo di fornitori globali e locali, compresi quelli non-cloud, rendono unici i singoli mercati.” Motivo per cui i provider devono elaborare strategie ad hoc.

Il cloud ha tenuto banco anche al Mobile World Congress di Barcellona che ha ospitato un confronto tra telco e provider di servizi cloud, tutti concordi nelle necessità che gli operatori – come evidenziati da Joachim Horn, Cto di Tele2 – debbano “guidare le rivoluzione cloud per creare economie di scala e accelerare il time to market”. D’accordo anche il ceo di Juniper, Kevin Johnson, secondo cui “le telco si trovano in posizione superiore per capitalizzare i cloud service” anche se “nel mercato non ci devono essere vincitori e sconfitti”. Secondo Johnson sono tre i drive di crescita del cloud: l’innovazione nella security, lo sviluppo di servizi dynamic e la qualità dell’esperienza.

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