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L’Italia spinge sul cloud made in Europe. De Rosa: “Gaia-X volàno per il digitale”

Nel primo workshop italo-tedesco illustrati alle aziende tricolore obiettivi e roadmap dell’iniziativa che punta alla sovranità dei dati del Continente e a standardizzare l’adozione della “nuvola” (e non solo)

Pubblicato il 28 Lug 2020

GAIA

Spingere la creazione del cloud made in Europe per recuperare “sovranità” sui dati e soprattutto per offrire alle aziende continentali un’occasione di crescita e di recupero di competitività. Questi gli obiettivi del progetto Gaia-X tenuto a battesimo da Francia e Germania lo scorso anno e che ora vede in campo anche l’Italia con un ruolo importante.

Si è tenuto ieri il workshop italo-tedesco mirato a illustrare alle aziende italiane obiettivi e roadmap dell’iniziativa che già conta 22 aziende all’attivo (fra Francia e Germania) fra cui Deutsche Telekom, Orange, Siemens, Sap, Bosch, Atos, Scaleway, Dassault Systemes.

Numerose le aziende italiane che hanno preso parte al workshop: Leonardo, Sogei, Aruba, Eni, Infocert, Retelit, Enel, Ferrovie dello Stato, PagoPA, Tim, Poste, Rfi e Stmicroelectronics. In campo anche Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria e Confindustria Digitale.

“Obiettivo dei governi è diffondere la massima conoscenza di questo importante progetto affinché un numero crescente di aziende europee vi aderisca e si possa accelerare sull’adozione congiunta di una piattaforma cloud europea, standardizzata ed interoperabile che aiuti a recuperare indipendenza tecnologica e faccia da volàno all’economia”, spiega a CorCom Paolo De Rosa, Cto del ministro dell’Innovazione Paola Pisano.

L’iniziativa è già operativa e sono due le macro-aree di “lavoro”: Infrastructure ecosystem e Data ecosystem. Il cloud è il pilastro portante, ma nell’ambito del progetto si lavora anche allo sviluppo congiunto di piattaforme in materia di edge computing, Hpc e infrastrutture di rete.

Prossimo step la costituzione di una Fondazione ad hocche vedrà la luce entro fine anno”, annuncia a CorCom De Rosa per coordinare i team tecnici già all’opera. Il governo italiano – attraverso il ministro dell’Innovazione Paola Pisano – si farà promotore della massima diffusione dell’iniziativa: “Lavoreremo insieme con Confindustria per fare ulteriori incontri e allargare la platea delle aziende, grandi e piccole, a cui presentare Gaia-X. Vogliamo far comprendere qual è la partita che si sta giocando in Europa, mettendo all’attenzione dell’iniziativa il tessuto produttivo italiano e spingere la messa a punto di policy che tutelino i diritti fondamentali europei alla stregua di quanto fatto, ad esempio, con il Gdpr”, sottolinea De Rosa ricordando che stando a recenti stime il mercato dei dati a livello europeo registrerà un’impennata del 530% in tre anni e che il valore dell’economia dei dati è di 829 miliardi.

E in quanto a Confindustria, in occasione della presentazione dell’indagine conoscitiva sul 5G alla Camera, Luigi Gubitosi in veste di delagato al digitale di Viale dell’Astronomia ha annunciato che “Confindustria intende aderire a Gaia-X”. “Al progetto anche il Governo guarda con favore. E’ partito franco-tedesco ma si sta estendendo e anche le aziende italiane parteciperanno”.

Gli obiettivi di Gaia-X

  • Creazione di infrastrutture digitali e un ecosistema per l’innovazione: ambiente affidabile tra partner e collegamenti interoperabili tra applicazioni di servizi intelligenti e servizi di infrastruttura.
  • Aumentare la trasparenza e l’attrattiva dei servizi digitali: ridurre gli ostacoli all’uso dei servizi e consentire lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti.
  • Sovranità dei dati: rafforzare la sovranità digitale delle imprese, della scienza, del governo e della società.
  • Riduzione delle dipendenze: ridurre la dipendenza dei singoli fornitori da parte dei consumatori privati e delle imprese; controllo sulla posizione e l’ambiente normativo dei dati memorizzati; ridurre le dipendenze settoriali.
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