STRATEGIE

Microsoft “hacker-proof company”, 1 mld di dollari l’anno in cybersecurity

Il vice president Bharat Shah: “Con l’affermazione dell’adozione del cloud l’aumento esponenziale degli attacchi saranno necessarie sempre più risorse”. Acquisite tre startup del settore in due anni: Secure Islands, Aorato e Adallom

Pubblicato il 26 Gen 2017

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Un miliardo di dollari l’anno per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di cybersecurity. E’ la cifra che l’azienda prevede di spendere anche in futuro. Agli investimenti diretti vanno ad aggiungersi le acquisizioni, anche di startup, di aziende specializzate nel settore. E’ il quadro delle attività di Microsoft per la sicurezza delle proprie soluzioni, annunciato da Bharat Shah, vice president di Microsoft con delega alla security, a margine dell’iniziativa sulla Cybersecurity organizzata a Tel Aviv dall’azienda israeliana BueHat.

“Man mano che le persone e le aziende utilizzano di più il cloud – spiega Shah – questi investimenti saranno destinati a crescere. Guardiamo con attenzione a una serie di tecnologie che potrebbero rivelarsi utili nel futuro”.

A preoccupare le azienda del settore e a farle correre ai ripari “rinforzando” gli investimenti c’è anche il fatto che gli attacchi infomratici stanno registrando negli ultimi anni una crescita esponenziale, passando dai 20mila l’anno di due o tre anni fa ai 6-700mila registrati oggi da Microsoft.

Proprio il cloud, su cui l’azienda sta puntando con decisione con Azure, il cui giro d’affari è cresciuto del 116% nell’ultimo anno, è uno dei motivi che hanno reso necessario potenziare gli investimenti sulla sicurezza.

Così, al di là delle risorse finanziarie destinate alla ricerca e all’implementaizoni di nuove soluzioni, Microsoft è particolarmente attiva anche nell’acquisizione di startup specializzate in cybersecurity. Sono state tre negli ultimi due anni: Aorato, specializzata nella sicurezza delle aziende, Adallom, specializzata nella sicurezza del cloud e Secure Islands, la cui tecnologia è stata integrata in Azure.

Microsoft ha inoltre programmato tre importanti investimenti sulla Cybersecurity in Israele, compreso quello in Illusive Networks, che mette a punto e utilizza tecnologie che “ingannano” gli hacker e non consentono che gli attacchi informatici vadano a buon fine.

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