Districarsi nel complesso scenario della normativa europea sulla protezione dei dati personali non è un esercizio semplice. Nemmeno per gli operatori di settore. Su questa difficoltà incide poi anche le minime ma significative differenze tra le discipline dei vari Stati membri dell’UE. Per rispondere all’esigenza di una maggiore semplicità interpretativa delle norme in materia di privacy EuroCloud Austria, in persona del suo presidente Tobias Höllwarth, ha promosso un’iniziativa innovativa mirata a costruire uno strumento che possa semplificare la comprensione, coinvolgendo più di 40 avvocati provenienti da tutta Europa. Per l’Italia sono stati chiamati gli avvocati Gianluca Morretta e Chiara Agostini di R&P Legal e gli avvocati Iacopo Destri e Anna Maria Lotto di C-Lex Studio Legale.
Il risultato degli sforzi profusi finora è Cloud Privacy Check (Cpc), piattaforma che grazie all’impiego di varie infografiche ed utili strumenti di raffronto spiega i principi della normativa relativa alla protezione dei dati personali in 26 lingue.“Purtroppo in Europa non è solo la diversità delle lingue nazionali a creare difficoltà: i fornitori di servizi cloud e gli utenti devono affrontare importanti ostacoli in materia di protezione dei dati personali, che si traducono in un rilevante svantaggio competitivo rispetto ad altri mercati come quello Usa”, spiega Iacopo Destri.
L’iniziativa, aggiunge Chiara Agostini, “è il frutto di una importante collaborazione internazionale di professionisti specializzati nella protezione dei dati personali che hanno deciso di collaborare per creare uno strumento che possa fornire un maggior livello di educazione e consapevolezza negli operatori e nei fruitori dei servizi cloud. Ciò con l’auspicio di poter contribuire all’evoluzione sostenibile di strumenti che rappresentano il futuro dell’impresa e che avranno sempre più un importante impatto nella vita di tutti i cittadini”.
Il Cloud Privacy Check si propone così di semplificare i processi decisionali per gli operatori ed utenti dei servizi cloud. Inoltre, l’accesso al database di Data Protection Compliance fornirà utili informazioni, che potranno essere agevolmente messe a confronto e comparate.
“Questo è un progetto europeo – sottolinea Tobias Höllwarth di EuroCloud -. Con il portale Cpc abbiamo creato la più grande piattaforma europea di informazione che si propone di spiegare gratuitamente la normativa privacy in termini più semplici confrontando 32 diverse discipline nazionali. Questo strumento permetterà alle aziende interessate di ottenere notevoli risparmi di spesa”.