IL PIANO

Smart working e Stem, Colao: “Servono equilibrio e percorsi ad hoc per colmare il gender gap”

Il ministro della Transizione digitale delinea la strategia per raggiungere la parità di genere: “Agire fin dalle scuole superiori”. E sul lavoro agile: “Deve essere strumento di efficienza e non pesare sulle lavoratrici”

Pubblicato il 22 Mar 2021

vittorio-colao-120228131517

Il digitale può diventare uno straordinario strumento per raggiungere la parità di genere. E l’Italia ha un urgente bisogno di accelerare se consideriamo che  il nostro Paese è al 25° posto tra 28 Paesi europei ben 12 posizioni sotto la media europea e davanti soltanto a Grecia, Romania e Bulgaria. Secondo lo studio “Il divario digitale di genere”, realizzato da Università Bocconi e Plan International con il supporto di UniCredit Foundation, nelle professioni legate al cloud computing sono uomini l’83% dei lavoratori, nell’ingegneria l’81% e nel data engeneering il 69%. Questo succede benché sia gli uomini che, soprattutto, le donne percepiscano la tecnologia come un’opportunità, evidenzia lo studio.

In questo contesto si iniziano a delinare le strategie del governo Draghi per contribuire a colmare il gap. Le prime azioni le ha annunciate il ministro della Transizone digitale, Vittorio Colao, in un webinar sull’occupazione femminile, organizzato da Le Contemporanee, Fuori Quota e Soroptimist International d’Italia: diffusione delle Stem, impegno delle aziende e smart working “equilibrato”.

Secondo Colao le azioni devono riguardare in primis la formazione. “E’ giusto dare incentivi alle ragazze che studiano materie Stem ma penso che si debba partire presto, sin dalle prime scuole superiori – ha spiegato  – La ministra dell’Università, Maria Cristina Messa sta lavorando con un intervento nella prime fase di scuola secondaria per sensibilizzare di più verso queste materie”.

In questo senso cruciale diventa spendere in maniera efficace i fondi europei. “ Nel Pnrr ci saranno risorse dedicate alla parte educativa nella parità di genere – ha annunciato Colao – Valorizzare l’impatto di genere che non diventi l’ennesimo esercizio su carta. Facciamolo diventare un esercizio di sostanza, con un approccio numerico e quantitativo. Nel Pnrr avremo risorse dedicate alla parte educativa”.

I progetti del Pnrr verranno infatti analizzati anche tramite l’impatto di genere, ha ricordato il ministro. “Quanto alle Valutazioni di impatto di genere, le Vig – ha evidenziato – direi di farle ma in modo asciutto, chiaro, con belle tabelle. Deve essere qualcosa di molto rigido, se non si misura c’è solo una trasparenza formale che non porta a risultati”.

Sul fronte dell’impegno delle aziende, il ministro ha auspicato che “i siti di ogni società e di ogni ente riportino in modo chiaro le percentuali dei ruoli ricoperti dalle donne a tutti i livelli“.

Focus infine sullo smart working. “Ci siamo abituati allo smart working – ha evidenziato Colao – ma sono stati uccisi dei confini fra lavoro e vita privata. Dobbiamo fare opera di formazione culturale dei capi perché c’è la tentazione di sfruttarlo, e pagano le donne“.

 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati