COMMUNITY

Confindustria, missione social enterprise

Battesimo ufficiale per il nuovo portale web realizzato in collaborazione con Ibm. Obiettivo la creazione di un ecosistema a disposizione degli iscritti. Antonella Mansi: “Puntiamo a raggiungere tutti i 150mila associati”. Nicola Ciniero: “Parlo da associato: è un passaggio epocale”

Pubblicato il 17 Set 2014

Domenico Aliperto

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Rivoluzione copernicana in Confindustria. Per riposizionare la propria immagine in Rete ma soprattutto per favorire processi di comunicazione bidirezionali tra vertici della federazione e associati, Viale dell’Astronomia sceglie la strada della community. Anzi, delle community, visto che il nuovo portale web, realizzato con l’aiuto di Ibm e presentato ufficialmente stamattina nella sede di Assolombarda a Milano, ha l’obiettivo di diventare un contenitore dove utenti e gruppi di lavoro suddivisi per aree territoriali e tematiche possano scambiare in tempo reale notizie, informazioni, competenze. “Non intendiamo con questo strumento sostituire i servizi offerti dalle associazioni locali”, ha tenuto a precisare Antonella Mansi, vicepresidente per l’Organizzazione di Confindustria. “Si tratta piuttosto di un nuovo approccio alla ricezione degli input e alla restituzione di ciò che è stato elaborato dopo la fase di ascolto. In una parola, vogliamo passare da un sistema di gestione di potere a un modello di condivisione che sia il più possibile inclusivo. La mia ambizione è quella di raggiungere tutti i nostri 150mila iscritti”.

Il progetto, di cui si è parlato per la prima volta nel luglio del 2012, ha avuto una fase di gestazione piuttosto lunga, circa un anno e mezzo. Un tempo occorso non solo per disegnare e realizzare l’architettura e il layout del sito, ma anche per somministrare un’adeguata formazione ai dipendenti di Viale Astronomia e selezionare gli early adopter per dare il via al processo di evangelizzazione. “Al momento il 60% delle 3.500 risorse impiegate nell’organizzazione sono presenti stabilmente sulla piattaforma distribuite in 15 comunità professionali”, ha spiegato Mansi.

Alla conferenza di presentazione del nuovo portale anche Nicola Ciniero, presidente di Ibm Italia, che ha dichiarato di voler intervenire come associato di Confindustria prima che come partner tecnologico dell’associazione per la piattaforma. “Quando Antonella Mansi mi ha parlato del progetto, ho tirato un sospiro di sollievo: nell’imprenditoria italiana noto una grande dicotomia che è data dall’eterogeneità delle dimensioni e quindi delle esigenze delle singole imprese. Internet inoltre può essere un fattore di unione, ma anche di divisione, nel momento in cui non lo utilizza: si rischia di essere esclusi da un mondo intero di opportunità. Per questo è fondamentale il segnale che Confindustria lancia oggi alle aziende, soprattutto alle Pmi: il nuovo portale favorisce il processo di inclusione in un sistema che permette di ricevere e scambiare informazioni in tempo reale. In maniera diretta, non filtrata e soprattutto condivisa. Siamo secondo me di fronte a un vero passaggio epocale”. Ciniero ne ha approfittato anche per ribadire il proprio punto di vista sul rapporto tra l’Italia e le nuove tecnologie. “Solo ora, dopo tre anni, l’Agenda digitale sta pian piano prendendo velocità. Il nostro paese soffre di anoressia digitale. È come se non riuscissimo a trarre un utilizzo concreto da soluzioni che altrove hanno ribaltato i modelli di business e di interazione con il resto del mondo”.

Dal tema del credito a quello del fisco passando per Expo 2015, le community abbracciano tutte le principali aree in cui Confindustria è attiva come consulente e lobbista, e permettono agli utenti iscritti di commentare, taggare, richiedere approfondimenti tramite l’instant messaging, scaricare o caricare file, condividere documenti e collegamenti ipertestuali. Insomma, proprio come in un social network. “Con la differenza che un social network pubblico non può garantire la sicurezza e la governance che occorrono a una rete professionale”, ha detto Alessandro Chinnici, Ibm Social Business Software Consultant, che ha sviluppato le tecnologie di Big Blue WebSphere Portal e Connections in funzione rispettivamente del nuovo portale e della piattaforma social. “L’implementazione continua, il fine ultimo è la completa integrazione tra i due sistemi”.

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