SCENARI

Connected car in pista, nel 2030 saranno oltre 350 milioni

Secondo il rapporto di Capgemini Invent si tratta di un fattore di crescita fondamentale per lo sviluppo del settore automobilistico. Ma i brand tradizionali devono accelerare sugli investimenti in innovazione per non essere scalzati dai nuovi player digitali

Pubblicato il 10 Set 2020

Antonio Dini

guida autonoma

Le auto connesse nel 2034 saranno 352 milioni, in netto aumento rispetto ai 119,4 milioni del 2018. Si tratta di un fattore di crescita fondamentale nel settore, secondo il rapporto Capgemini Invent intitolato “I servizi connessi sono essenziali per la crescita dei produttori auto”.

Le marche del settore automobilistico hanno quindi l’opportunità, secondo Capgemini, di sfruttare appieno il potenziale dei servizi connessi, ma devono agire rapidamente per colmare il crescente divario tra i player tradizionali e quelli digitali. Intanto, secondo il rapporto il 44% degli attuali clienti non dispone ancora di servizi connessi sulle proprie automobili, mentre solo il 51% dei fruitori dei servizi digitali rientra nella categoria degli utilizzatori frequenti.

Invece, secondo Capgemini, i produttori tradizionali devono assicurarsi di offrire ai consumatori servizi che rispondano alle loro necessità: su 23 categorie di casi d’uso esaminati nel report, i servizi relativi alla sicurezza e alla protezione sono quelli più apprezzati, mentre in-car delivery e in-car commerce sono quelli meno apprezzati.

Attualmente, la volontà dei clienti di pagare una somma maggiore per i servizi connessi è relativamente bassa in tutte le categorie, dal momento che il 39% dei consumatori afferma che questi servizi sono utili ma non sufficientemente sviluppati e un altro 23% dichiara di non essere a conoscenza dei loro benefici. L’informazione giocherà quindi un ruolo chiave nel rendere i servizi connessi un asset di valore per le vendite.

Un tema forte è quello dell’ambiente. Secondo il rapporto infatti i clienti ritengono che la sostenibilità stia diventando un aspetto sempre più importante nell’offerta di servizi connessi. A livello globale, il 60% degli intervistati ritiene che i servizi connessi possano avere un impatto positivo sull’ambiente, con il 77% dei clienti in Cina che si dichiara disposto a pagare di più per servizi connessi che puntano alla sostenibilità e il 42% di quelli europei a cambiare la marca del proprio veicolo se altre case automobilistiche offrissero servizi connessi sostenibili.

Infine, i player digitali hanno compreso che un’automobile è solo un’altra unità nell’ambiente digitale di un consumatore e al fine di aumentare la fedeltà di un cliente, l’esperienza di guida deve fondersi perfettamente nella sua vita digitale. Le marche automobilistiche secondo il rapporto devono quindi agire rapidamente per offrire ai clienti servizi apprezzati e utilizzati.

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