La connettività si è ormai affermata come una vera e propria infrastruttura critica, al pari di energia e trasporti. Non si tratta più solo di reti per il trasferimento dati, ma di un sistema abilitante per la digitalizzazione dell’economia, dei servizi e delle relazioni sociali. Tecnologie come edge computing, Internet of Things (IoT) e 5G rappresentano i pilastri di questa nuova fase evolutiva, spingendo il Paese verso modelli più intelligenti, sostenibili ed efficienti.
Secondo McKinsey, le imprese che adottano infrastrutture di connettività avanzata possono ottenere incrementi di produttività fino al 20% e riduzioni dei costi operativi pari al 10%. Una dinamica che coinvolge tanto le grandi aziende quanto le Pmi, oggi chiamate a rivedere i propri processi in chiave digitale grazie alla banda ultralarga.
Indice degli argomenti
Edge computing: elaborazione ai margini per prestazioni real-time
Il paradigma dell’edge computing consente di elaborare i dati vicino alla loro fonte, riducendo la latenza, aumentando la reattività e migliorando l’efficienza complessiva dei sistemi. Questa modalità è particolarmente rilevante per applicazioni real-time, come la guida autonoma, la manutenzione predittiva e la realtà aumentata.
Come ha evidenziato Retelit in una recente analisi, 5G ed Edge computing per la Pubblica Sicurezza, l’integrazione tra edge computing e reti 5G è destinata a crescere in modo esponenziale nel corso del 2025, anche grazie alla crescente esigenza di gestire localmente enormi volumi di dati. Il gruppo italiano ha inoltre sottolineato come l’edge sia un tassello fondamentale per la resilienza dei sistemi digitali e la sicurezza delle applicazioni distribuite.
Sul fronte europeo, il progetto 5G-PPP ha più volte ribadito il ruolo chiave dell’edge computing nel rafforzare la capacità di risposta delle infrastrutture di rete alle sfide dell’era post-pandemica, abilitando modelli più distribuiti e dinamici per le imprese e la pubblica amministrazione.
Internet of Things: la rete degli oggetti intelligenti
L’IoT sta connettendo milioni di dispositivi intelligenti, trasformando ogni elemento fisico in un nodo capace di raccogliere, trasmettere ed elaborare dati. Dall’industria alla sanità, dall’agricoltura alla logistica, l’Internet of Things sta ridefinendo il concetto stesso di infrastruttura operativa.
Come rileva Elettronica-Tech, l’unione tra edge computing, 5G e intelligenza artificiale genera un potente effetto moltiplicatore sulle capacità dell’IoT. In particolare, la combinazione fra edge e AI – definita “Edge AI” – consente elaborazioni ad alte prestazioni direttamente nei dispositivi, aprendo la strada a soluzioni avanzate come il riconoscimento visivo, il controllo in tempo reale e l’analisi predittiva senza dipendere da data center remoti.
Anche il report 2024 dell’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano conferma una forte crescita del mercato italiano dell’Internet of Things, che ha superato i 9 miliardi di euro con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente.
5G: la dorsale della nuova connettività
La rete 5G rappresenta molto più di un’evoluzione tecnologica: è la piattaforma abilitante per una nuova economia iperconnessa. Con velocità fino a 10 Gbps, latenza inferiore a 1 millisecondo e la capacità di gestire oltre un milione di dispositivi per chilometro quadrato, il 5G supporta scenari impensabili con le tecnologie precedenti.
Secondo quanto riportato da Iliad Italia, la copertura 5G dell’operatore ha raggiunto oltre 7.000 comuni italiani, contribuendo a ridurre il digital divide e a creare le condizioni per l’adozione di servizi digitali avanzati anche nei territori meno urbanizzati. Numerosi approfondimenti evidenziano come il 5G sia essenziale per l’evoluzione della telemedicina, del cloud gaming, dei droni autonomi e della logistica intelligente. Tutte applicazioni che richiedono una rete capace di garantire affidabilità, larghezza di banda e bassissima latenza.
L’impatto sull’economia italiana
L’integrazione tra edge computing, IoT e 5G ha ricadute profonde sulla struttura dell’economia nazionale, aprendo spazi di innovazione in ambiti strategici e creando nuovi modelli di business.
Smart city e sostenibilità urbana
Nel contesto urbano, le tecnologie connettive abilitano la realizzazione di smart city più efficienti e vivibili. L’integrazione tra 5G, sensori IoT ed edge computing consente di ottimizzare la gestione dei rifiuti, ridurre i consumi energetici e monitorare la qualità dell’aria in tempo reale.
Progetti come Air-Break, attivati in città come Milano e Bologna, dimostrano come la connettività avanzata possa migliorare la sostenibilità e il benessere urbano, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale.
Industria 5.0 e automazione collaborativa
Il paradigma dell’Industria 5.0 prevede una stretta collaborazione tra uomo e macchina, con processi produttivi guidati dai dati e dall’intelligenza artificiale. In questo contesto, edge computing e IoT consentono il controllo distribuito della supply chain, mentre il 5G garantisce la comunicazione sincrona tra sistemi industriali e piattaforme cloud.
Come ha sottolineato il Politecnico di Milano nel suo Osservatorio Transizione 4.0, l’adozione di architetture edge in ambito industriale ha generato miglioramenti fino al 30% nell’efficienza operativa, con ritorni rapidi sugli investimenti in automazione intelligente.
Retail e customer experience personalizzata
Nel settore del retail, la nuova connettività permette di offrire esperienze di acquisto più coinvolgenti, personalizzate e fluide. L’edge computing stia trovando applicazione crescente nella gestione degli stock, nell’analisi dei comportamenti dei consumatori e nell’erogazione di servizi omnicanale in tempo reale.
L’utilizzo combinato di tecnologie edge, 5G e AI consente ai brand di raccogliere insight direttamente sul punto vendita e di adattare in tempo reale l’offerta commerciale in base alle preferenze dei clienti.
Sanità digitale e telemedicina
In ambito sanitario, la connettività avanzata sta rivoluzionando le modalità di erogazione dei servizi. La possibilità di trasmettere immagini diagnostiche in tempo reale, di monitorare da remoto i pazienti cronici e di eseguire interventi a distanza apre scenari prima impensabili.
Il Ministero della Salute, nel quadro della Piattaforma Nazionale di Telemedicina, ha evidenziato come l’utilizzo del 5G possa garantire equità di accesso, anche nelle aree periferiche, e migliorare la qualità dell’assistenza. L’edge computing, elaborando i dati direttamente in prossimità del paziente, contribuisce inoltre a rafforzare la tutela della privacy e la sicurezza delle informazioni cliniche.
Sfide e prospettive per l’Italia
Sebbene i progressi siano evidenti, l’Italia si confronta ancora con alcune criticità. Il ritardo infrastrutturale in alcune aree del Paese, la frammentazione degli standard tecnologici e la carenza di competenze specializzate rappresentano ostacoli all’adozione su larga scala.
Tuttavia, come emerge dal report “Italia Digitale 2026” della Presidenza del Consiglio, i fondi del Pnrr e le politiche europee per la connettività possono rappresentare un acceleratore decisivo. Occorre rafforzare le partnership pubblico-private, investire in formazione tecnica e sviluppare ecosistemi locali dell’innovazione, capaci di trattenere talenti e stimolare l’imprenditorialità.
Una trasformazione incentrata sulla connettività
Edge computing, IoT e 5G non sono tecnologie isolate, ma componenti interconnesse di un’unica trasformazione sistemica, incentrata sulla connettività come motore dell’innovazione. Il loro impatto si misura non solo in termini tecnologici, ma anche economici, sociali e culturali.
Affinché l’Italia possa cogliere appieno queste opportunità, è essenziale superare le attuali barriere strutturali e promuovere una visione strategica della connettività. Solo così sarà possibile trasformare la promessa digitale in crescita sostenibile, inclusiva e duratura.