Conservazione sostitutiva, l’azienda è il primo soggetto accreditato da Agid

Pubblicato il 23 Gen 2015

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PA Digitale è iscritta nell’elenco dei conservatori accreditati pubblicato a fine dicembre sul sito www.agid.gov.it: la società, infatti, ha ottenuto per prima (insieme a Postel spa) l’accreditamento dell’Agenzia per l’Italia Digitale a svolgere la conservazione dei documenti informatici con l’iscrizione PA Digitale è pertanto la prima e unica softwarehouse per la PA in Italia ad aver ottenuto l’accreditamento AgID e trova in questo un riconoscimento fondamentale: ne viene sancita la capacità di erogare il servizio di conservazione digitale nel pieno rispetto della normativa vigente (in vigore dal 11/04/2014) e viene riconosciuto il massimo livello di sicurezza e qualità del sistema di Conservazione Digitale a Norma – Cdan, proposto da PA Digitale spa, per la corretta conservazione dei documenti informatici.

“La notizia, che apparentemente potrebbe sembrare uno dei tanti tasselli del processo di digitalizzazione della PA, di dematerializzazione e abbandono del cartaceo – si legge una nota della società – acquista invece un’importanza decisiva se si considera che la conservazione digitale (o sostitutiva, come spesso si usa definire) è indispensabile per documenti come la fattura elettronica (per la quale il 31 marzo 2015 scatterà l’obbligo per tutta la PA), la Pec, il protocollo informatico (operativo dal 11 ottobre 2015), il mandato di pagamento informatico e, in sintesi, per tutti quegli atti amministrativi e documenti informatici sottoscritti con firma digitale che devono essere conservati secondo modalità definite dalla legge, non solo in qualità di documento della PA (quale bene culturale) ma anche per motivi legati alla natura contabile, fiscale ecc. degli stessi documenti”.

Ancor più, la recente pubblicazione sulla GU (n. 8 del 12/01/2015) del Dpcm del 13/11/2014 ha chiuso il cerchio del processo normativo attuato dal Cad per la digitalizzazione della PA: la totale dematerializzazione dei documenti diventa un imperativo dall’11 febbraio 2015 (data a partire dalla quale diventano operative le regole tecniche del Dpcm) e la PA, entro e non oltre agosto 2016, dovrà adeguarsi e gestire esclusivamente documenti informatici.

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