LA DIRETTIVA

Consumatori, la Ue: “Stop ai raggiri online”

La direttiva europea, presentata oggi in Italia, inserisce norme che vietano le trappole online e rende più facile annullare gli acquisti via web. Il commissario Reding: “Mettiamo i cittadini al centro”

Pubblicato il 07 Lug 2014

Federica Meta

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Norme che vietano le trappole online, quali offerte internet a titolo apparentemente gratuito ma in realtà a pagamento (per esempio oroscopi o ricette) e una migliore protezione in relazione ai contenuti digitali, in particolare riguardo alle informazioni su software e hardware utilizzati dai prodotti. Sono le novità contenute nella nuova direttiva UE direttiva UE sui diritti dei consumatori, presentata oggi in Italia, dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e dal Ministero per lo sviluppo economico e alla presenza del commissario per la Politica dei Consumatori Neven Mimica.

Anche le imprese potranno beneficiare di queste nuove norme che creano condizioni di parità e rendono meno oneroso offrire prodotti e servizi in un contesto transfrontaliero. La nuova normativa garantisce, ad esempio, che i consumatori abbiano diritto in tutta l’UE a 14 giorni di tempo – rispetto a 7 fino a ieri – per cambiare idea o recedere da qualsiasi acquisto effettuato online o al di fuori di locali commerciali (quando il venditore si reca al domicilio del consumatore). Le nuove norme vietano inoltre le sovrattasse per l’utilizzo di carte di credito e servizi di assistenza telefonica, e il ricorso a caselle preselezionate sui siti web per caricare dei pagamenti supplementari (ad esempio al momento dell’acquisto online di biglietti aerei). Per garantire che queste nuove norme siano applicate in modo uniforme in tutta l’UE, consentendo al consumatore di beneficiarne indipendentemente dallo Stato membro in cui si trova, la Commissione europea ha inoltre elaborato un documento di orientamento per le autorità nazionali che comprende un modulo facoltativo da riportare sui prodotti digitali contenente informazioni essenziali per i consumatori.

“L’Europa pone fine ai raggiri online a danno dei consumatori. A partire da oggi i consumatori dell’Unione europea possono far valere i diritti riconosciuti loro dalla nuova direttiva; ciò vuol dire: non più caselle preselezionate al momento di acquistare un biglietto aereo, non più oneri aggiuntivi per pagamenti online con carta di credito e non più commercianti che negano la possibilità di restituire il bene acquistato online – spiega afferma Viviane Reding, vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia- La fiducia dei consumatori è la migliore notizia per il nostro mercato unico. Mettere il consumatore in posizione di comando, accrescendone la fiducia, rappresenta il pacchetto di stimolo economico più a buon mercato che l’Europa possa attuare. La Commissione europea dovrà ora verificare che gli Stati membri si attengano rigorosamente a ciò che hanno concordato, applicando le norme correttamente e garantendo ai consumatori i diritti che si meritano.”

La nuova direttiva sui diritti dei consumatori armonizza diversi aspetti importanti delle normative nazionali a loro tutela, ad esempio le informazioni da fornire al consumatore prima dell’acquisto di beni e servizi e il diritto di annullare gli acquisti online. Una maggiore armonizzazione significa che, da oggi, i consumatori possono contare sugli stessi diritti in tutta l’UE, a prescindere dal luogo in cui si è svolto l’acquisto. Significa inoltre norme più semplici e più prevedibili per i commercianti, che disporranno d’ora in poi di maggiori incentivi per espandere le loro attività a livello transfrontaliero.

Oltre a norme più stringenti per evitare le trappole online, in base alla nuova normativa Ue i consumatori dell’Unione possono contare su maggiore trasparenza dei prezzi; eliminazione delle sovrattasse ingiustificate per l’uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica; divieto di caselle preselezionate su internet, ad esempio quando si acquistano biglietti aerei; prolungamento del periodo di ripensamento, da 7 giorni a 14 giorni, ovunque nell’Unione europea; diritti di rimborso più solidi, entro 14 giorni dall’annullamento dell’acquisto da parte del consumatore.

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