REGOLE & INTERNET

Copyright, Posteraro: così rifondiamo il consumo digitale

Il commissario Agcom relatore con Antonio Martusciello del nuovo provvedimento che rifonda il consumo digitale in Italia: “Puntiamo ad azioni positive, che educhino alla legalità. E a procedure lampo per colpire i grandi siti pirata. Ma in modo che siano tutelate libertà di espressione, accesso a Internet e privacy”

Pubblicato il 25 Lug 2013

Roberta Chiti

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“Il nostro impegno per la tutela del diritto d’autore online è stato caratterizzato da unità di intenti: questo ci ha consentito di pervenire all’approvazione di un testo che rappresenta un importante risultato in vista della definitiva entrata in vigore di un provvedimento da tempo atteso e invocato sia dagli autori sia dall’industria culturale, che rischia di essere soffocata dalla pirateria digitale”. Parla Francesco Posteraro, commissario Agcom e uno dei due relatori – l’altro è Antonio Martusciello – del nuovo provvedimento con cui l’authority getta le basi per rifondare il consumo digitale in Italia. Basi che prendono le distanze da un’authority che pretende di controllare la rete, così come da modelli alla Hadopi, del resto in via di rottamazione nella stessa Francia. Con le nuove regole Agcom punta innanzi tutto a educare i consumatori colpendo soprattutto i grandi pirati: lo stesso peer to peer, in quanto “non a scopo di lucro”, rimarrà zona franca. Tempi rapidi per il contrasto della pirateria massiva (10 giorni) e tempi rapidi per l’entrata in vigore del nuovo regolamento: si prevede febbraio prossimo.

Dottor Posteraro, c’è una discontinuità nelle norme individuate, rispetto al passato?

Noi pensiamo che il fenomeno della pirateria possa ridursi muovendo innanzi tutto da azioni positive: la promozione dell’accesso legale alle opere digitali e l’educazione degli utenti. Si stima che nel 2012 siano stati scaricati file protetti da copyright da oltre dieci milioni di computer. Credo che tra questi dieci milioni di utenti solo un’infima quota sarebbe disposta a rubare un dvd in un esercizio commerciale. Questo vale a dimostrare quanto sia necessario diffondere la consapevolezza del carattere illecito delle pratiche che violano il diritto d’autore.

Come pensate di svolgere quest’azione?

Attraverso la promozione dell’autoregolamentazione, tanto più efficace quanto più si potrà contare sulla fattiva collaborazione di tutti i soggetti della filiera. E’ infatti prevista, a questo scopo, l’istituzione di un Comitato tecnico con la partecipazione di tutti gli stakeholders, che potranno tra l’altro contribuire al costante adeguamento della regolamentazione alla luce dell’evoluzione tecnologica e dello sviluppo dei mercati.

E i pirati?

Resta necessario il ricorso a misure di repressione degli illeciti. In questo senso abbiamo puntato a contemperare la difesa del diritto d’autore con la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto di accesso a Internet e la tutela della privacy. Per questo la procedura di enforcement, pur svolgendosi in tempi brevi, rispetta in pieno il principio del contraddittorio in modo da consentire a tutti i soggetti interessati di far valere le loro ragioni.

Da chi partirà la procedura antipirateria, da voi?

No, in linea con la connotazione del diritto d’autore come diritto soggettivo disponibile, è previsto che il procedimento dinanzi all’Autorità possa essere avviato solo su istanza del soggetto legittimato, e non d’ufficio. Di conseguenza Agcom non ha in programma nessuna attività di monitoraggio sistematico della rete.

E chi vede violato il proprio diritto?

Per chiedere l’intervento dell’Autorità è necessario aver prima rivolto al gestore della pagina internet, senza esito positivo, una richiesta di rimozione dell’opera digitale protetta da copyright. Se si accerta la sussistenza di una violazione del diritto d’autore, la procedura si conclude con l’emanazione di un ordine rivolto agli Internet Service Provider di far cessare la violazione stessa, attraverso la rimozione selettiva dei contenuti diffusi illegalmente, o mediante la disabilitazione dell’accesso ai medesimi. In caso di inosservanza degli ordini dell’Autorità, si applicano le sanzioni pecuniarie previste dalla legge.

Utenti finali risparmiati?

Lo schema di regolamento assegna un carattere prioritario alla lotta contro la pirateria massiva. I tempi del procedimento, fissati ordinariamente in 45 giorni, si riducono infatti ad appena 10 giorni con riferimento alle violazioni più gravi. In questa stessa ottica non si interviene nei confronti degli utenti finali e del peer-to-peer.

Si era parlato però di revisione organica della normativa…

Sì, una revisione sulla legge sul diritto d’autore è stata auspicata da più parti, allo scopo soprattutto di adeguarla al mutato contesto tecnologico. Agcom condivide questo auspicio, nella persuasione che un intervento del Parlamento possa tra l’altro ampliare la gamma degli strumenti a disposizione del regolatore. L’Autorità intende comunque portare a termine il cammino che ha intrapreso. L’unanimità emersa in Consiglio rappresenta un viatico più che incoraggiante. E rafforza la nostra determinazione il convincimento che un’efficace lotta alla pirateria online potrà dare un forte impulso al rilancio dell’industria culturale. Contribuendo anche alla ripresa economica del Paese.

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