IL PROVVEDIMENTO

Copyright, stangata dell’Antitrust francese a Google: multa da 250 milioni

Secondo l’Autorità, il colosso statunitense non avrebbe rispettato gli impegni presi per conformarsi alla legge Ue sul diritto d’autore. Il contenzioso con le agenzie di stampa e gli editori d’oltralpe va avanti dal 2020, e riguarda anche i contenuti utilizzati per il training dell’intelligenza artificiale di Bard

Pubblicato il 20 Mar 2024

google

Google finisce di nuovo nel mirino dell’Autorità Antitrust francese, con l’accusa di non aver rispettato le norme delle norme Ue sul diritto d’autore, in vigore nel Paese dal 2019. L’Autorité de la concurrence ha infatti infitto alla big tech californiana una multa da 250 milioni di euro nell’ambito di un contenzioso con le agenzie di stampa e gli editori d’oltralpe che va avanti dal 2020.

Le motivazioni della sanzione

Nello specifico, l’authority ha motivato la sanzione con il fatto che Google non avrebbe rispettato alcuni degli impegni vincolanti che aveva preso per porre fine a una precedente procedura d’infrazione sul copyright: era il 2020, e in quell’occasione l’Antitrust francese aveva condannato BigG a 500 milioni di euro di multa a e conformarsi alle norme previste dalla legge.

In conseguenza di questa sanzione Google aveva presentato i propri impegni, che erano stati accettati a giugno 2022 dall’autority. Per monitorare che la società mettesse effettivamente in pratica quanto annunciato l’Antitrust aveva nominato come fiduciario Accuracy.

Gli ultimi sviluppi

La nuova multa inflitta a BigG viene motivata dall’authority con la violazione dell’impegno a “collaborare con il fiduciario di controllo e per non aver rispettato alcuni dei suoi sette impegni”.  Tra questi, specifica l’Autorité de la concurrence, quello di “negoziare in buona fede, sulla base di criteri trasparenti, oggettivi e non discriminatori, entro tre mesi, di fornire alle agenzie di stampa e agli editori le informazioni necessarie per valutare in modo trasparente la loro remunerazione per i diritti connessi”, e “adottare le misure necessarie affinché le trattative non pregiudichino altri rapporti economici tra Google e agenzie di stampa ed editori”.

L’Antitrust francese ha anche accertato, con l’occasione, che anche “Bard”, la soluzione di intelligenza artificiale di Google, presente sul mercato da luglio 2023, “aveva utilizzato contenuti di agenzie di stampa ed editori per formare il suo modello di base di machine learning, senza avvisare né loro né l’Autorità”.

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