IL PASSO INDIETRO

Cdp, Costamagna rinuncia al secondo mandato

L’ex banchiere si chiama fuori dalla partita per il rinnovo dei vertici di Cassa depositi e prestiti. “Un onore aver presieduto per tre anni l’istituto, auguri al mio successore”. La prossima settimana il ministro dell’Economia e le fondazioni bancarie metteranno a punto la lista comune per il nuovo cda

Pubblicato il 05 Giu 2018

Giorgia Pacino

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Claudio Costamagna non è disponibile per un secondo mandato alla guida di Cassa depositi e prestiti. L’ex banchiere di Goldman Sachs, nominato tre anni fa durante il governo Renzi, ha comunicato oggi la decisione di lasciare la presidenza dell’istituto. Chiamandosi fuori dalla partita per l’imminente rinnovo dei vertici di Cdp.

In una nota, Costamagna fa sapere di “avere condiviso la decisione di non proseguire con un secondo mandato” con il presidente dell’Acri e della Cariplo Giuseppe Guzzetti, che per conto delle fondazioni è azionista in Cdp e ha diritto alla nomina del suo presidente. “Considero un onore aver presieduto per questi tre anni un’istituzione chiamata a realizzare parte della politica industriale del nostro Paese disegnata dal governo con il concorso dei soci privati delle fondazioni”, continua la nota. “Porgo al mio successore i migliori auguri di raggiungere i traguardi che, insieme al nuovo amministratore delegato, saranno definiti di concerto col nuovo governo”.

La partita delle nomine entrerà nel vivo la prossima settimana. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, azionista di maggioranza di Cdp, metterà a punto con le fondazioni la lista unica del nuovo consiglio di amministrazione. Il 16 giugno scade il termine per la presentazione, in vista dell’assemblea fissata per il 20. L’indicazione del presidente spetta alle fondazioni bancarie, azionisti privati di Cassa depositi e prestiti. Nel caso di Costamagna, però, l’indicazione arrivò dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Nel lasciare la presidenza di Cdp, Costamagna ha ringraziato gli azionisti, il cda, l’ad Fabio Gallia “per il prezioso operato realizzato durante questi tre anni di lavoro insieme. Credo che i risultati raggiunti sia in termini di risorse mobilitate per il Paese, che per il livello di redditività raggiunta – ha detto – siano  a dimostrare la grande qualità del lavoro di squadra di Cdp”.

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