Cresce il business di EY, brilla l’Italia

Nel 2015 il fatturato globale si attesta a 28,7 miliardi di dollari, in aumento dell’11,6% rispetto al 2014. Tra le migliori performance quelle del mercato italiano con ricavi a 525 milioni (+14,4). Il ceo Iacovone: “Premiata la scelta di investire sulle persone e sulle tecnologie”

Pubblicato il 17 Set 2015

Aumenta il giro di affari di EY. Il fatturato mondiale è di 28,7 miliardi di dollari: un aumento dell’11,6% rispetto al precedente anno fiscale (FY14).

A livello globale, oltre alla crescita dei mercati maturi guidata dagli Stati Uniti che hanno registrato un incremento del 12,5% (11,2 miliardi di dollari) anche i paesi emergenti sono cresciuti. L’India in particolare ha trainato questa crescita con un incremento del 19,7%. I ricavi sono aumentati in tutte e quattro le aree geografiche di EY: Americhe (+12,3%); Europa, Medio Oriente, India e Africa (+11,6%); Asia-Pacifico (+11,2%); e Giappone (+4,6%).

“Quest’anno siamo riusciti a conseguire un grande successo sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti – dice Mark Weinberger, Global Chairman e ceo di EY – Siamo orgogliosi dei risultati di quest’anno, che ci ha visto crescere rapidamente. L’obiettivo della nostra strategia a lungo termine, la Vision 2020, è quello di costruire un mondo del lavoro migliore e questo ci ha dato grande slancio sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione e ha contribuito ad attrarre, nonché a motivare le nostre persone”.

Tra i mercati maturi più performanti l’Italia, che ha registrato ricavi pari a 525 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto all’anno precedente, conferma il trend positivo degli ultimi anni.

A livello locale tutte le linee di servizio sono cresciute, segno della grande attenzione e vicinanza alle necessità delle imprese del paese: Advisory + 28,9%; Assurance +7%; Transaction Advisory Services (TAS) +15,8%; Tax +12,5%.

In linea con gli obiettivi della sua strategia, la Vision 2020, EY continua ad investire in innovazione in termini di qualità di audit, di digitale, di analisi e tecnologia per meglio supportare i suoi clienti. Nel mese di luglio, ad esempio, è stato formato un team di innovazione globale – guidato dall’executive della Silicon Valley, Jeff Wong, come Global Chief Innovation Officer – per creare una nuova piattaforma che permetta di portare l’innovazione ai propri clienti.

“Nonostante una ripresa globale non uniforme e un’economia con gravi debolezze e incertezze, EY ha raggiunto il suo più alto livello di crescita dei ricavi dal 2008 – dichiara Donato Iacovone, ceo di EY Italia e Managing Partner dell’Area Mediterranea (nella foto) – L’Italia è uno dei paesi, tra i mercati maturi, in cui il network ha registrato le migliori performance a livello globale. Un risultato importante che ci dimostra che la scelta di investire sullo sviluppo, sulle tecnologie e sulla formazione delle nostre persone è stata vincente ed ottenuto anche grazie al costante impegno delle nostre persone”.

L’organico globale di EY ha toccato, nel FY15, il numero di 212.000 persone – il più alto di sempre. Anche il numero di Partner è il più alto dal 2008,sono 753 le persone promosse a Partner, tra queste il 33% proviene dai mercati emergenti e il 31% è costituito da donne.

In Italia sono stati circa 1.200 i nuovi ingressi in EY (di cui oltre 400 come stage), raggiungendo un totale di oltre 4.300 unità. Sono stati inoltre nominati 14 nuovi partner. Nel corso del nuovo anno fiscale, EY Italia ha l’obiettivo di rafforzarsi con l’ingresso di 1.000 nuove risorse.

Il network inoltre ha investito 535 milioni di dollari per training dedicati e ha erogato 8,2 milioni di ore di formazione per fornire alle sue persone le competenze necessarie per misurarsi in un mondo in rapida e costante evoluzione. EY è orgogliosa di essere tra i primi tre classificati nel ranking Universum, come miglior datore di lavoro, per il terzo anno consecutivo.

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