LA PROPOSTA

Cybersecurity, Bruno Bossio: “Più risorse sul Cert”

La deputata dem: “I 150 milioni destinati alla sicurezza cibernetica vengano destinati al rafforzamento della struttura. La salvaguardia di infrastrutture e aziende a livello informatico è ormai un fattore di competitività economica”

Pubblicato il 06 Mag 2016

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“I 150 milioni di euro destinati dal governo alla cyber security”, 135 se si escludono i 15 già indirizzati alla Polizia Postale, “dovrebbero essere usati per rafforzare il nostro Cert Nazionale” (Computer Emergency Response Team) la struttura che, sulla base di un modello cooperativo pubblico-privato, supporta cittadini e imprese attraverso azioni di sensibilizzazione, di prevenzione e di coordinamento della risposta ad eventi cibernetici. A dirlo a Cyber Affairs è Enza Bruno Bossio, deputata del Pd, membro della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera e componente dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica.

“È prioritario – sottolinea la parlamentare – investire quanto più possibile in sicurezza nazionale. Farlo non vuol dire solo contrastare il terrorismo. La salvaguardia di infrastrutture e aziende a livello informatico è ormai un fattore di competitività economica. Bisognerebbe anche studiare, come in altri Paesi, meccanismi per incentivare la protezione digitale delle nostre Piccole e medie imprese, le più bisognose di risorse. Se consumatori e investitori non hanno fiducia nel nostro tessuto economico, ogni sforzo sarà vano”, aggiunge Enza Bruno Bossio.

“Per questo – sottolinea – l’Intergruppo Innovazione sta lavorando al fine di far inserire, nella prossima legge di stabilità, la possibilità che le Pmi usufruiscano di super bonus per la transizione al digitale, soprattutto per sviluppare l’e-commerce, che può essere un volano per l’economia nazionale”.

Sempre per ciò che riguarda la sicurezza cibernetica, prosegue la deputata Pd, “Poste Italiane ha accolto la mia proposta di investire maggiormente sul Distretto Cybersecurity a Cosenza. Ne abbiamo discusso nel corso dell’audizione resa in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni svoltasi ieri alla Camera”.

Nell’occasione, racconta la parlamentare, l’ad di Poste Italiane Francesco Caio “ha convenuto che la Cybersecurity non è accessoria ma un fattore fortemente integrato nel processo di sviluppo del digitale. E per questo ha detto che, nell’ambito degli investimenti previsti per 470 milioni, una quota crescente è destinata alla Cybersecurity di cui una parte al Distretto di Cosenza ed un’altra al Centro di Controllo di Roma”.

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