IL REPORT

Cybersecurity, gli hacker cambiano obiettivo: meno finanza e più retail

Secondo l’Ntt global threat intelligence report 2016 i criminali informatici iniziano ad attaccare con sempre maggiore frequenza il commercio al dettaglio. Il mezzo preferito per le offensive? I malware

Pubblicato il 20 Apr 2016

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I cybercriminali cambiano target, e sono sempre meno interessati al settore finanziario, passato nel 2015 dal primo al quindicesimo posto. Nel loro mirino finisce invece il settore del commercio al dettaglio. E’ quanto emerge dall’Ntt global threat intelligence report 2016, pubblicato oggi.

Le organizzazioni retail, secondo lo studio, hanno subito cyberattacchi circa tre volte superiori a quelli del settore finance, che fino al 2015 era l’obiettivo primario dei cyberattacchi. Le offensiove degli hacker nel settore finanziario sono scesi drasticamente, attestandosi alla quattordicesima posizione.

Il report include le analisi delle minacce alla sicurezza raccolte nel corso del 2015 individuate tra gli 8mila clienti delle società del gruppo Ntt, tra cui Dimension Data, Solutionary, Ntt Com Security, Ntt R&D e Ntt Innovation Institute (Ntti3).

I dati di quest’anno, si legge in una nota di Dimension Data, analizzano 3,5 trilioni di security log e 6,2 miliardi di attacchi. I dati raccolti provengono anche dai 24 Security Operations Centres e dai 7 centri di ricerca e sviluppo del Gruppo Ntt.

Dal report è inoltre emerso che il 65% degli attacchi proviene da indirizzi IP negli Stati Uniti. “Tuttavia – spiega Dimension Data – questi indirizzi IP potrebbero risiedere in qualsiasi parte del mondo. I cybercriminali stanno adottando infrastrutture a basso costo, altamente disponibili e distribuite strategicamente a livello geografico per perpetrare attività malevole. I cybercriminali, inoltre, ricorrono sempre più ai malware per minare il perimetro difensivo delle organizzazioni: nel 2015 c’è stato un incremento del 18% dei malware in tutti i settori di mercato ad esclusione del settore dell’education.

La frequenza e la complessità dei malware stanno diventando sempre più occulte e sofisticate: mentre le organizzazioni stanno sviluppando sandboxes per comprendere meglio le tattiche dei cybercriminali per proteggersi dagli attacchi, gli sviluppatori di malware stanno sviluppando tecniche anti-sanboxes in modo aggressivo.

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