SECURITY

Datagate, capo Nsa apre a restrizioni su raccolta dati

In un’audizione al Senato Usa Keith Alexander ipotizza limitazioni al programma di sorveglianza elettronica dell’agenzia: “Serve meccanismo per ottenere dalle Tlc solo informazioni rinconducibili a terroristi”

Pubblicato il 28 Feb 2014

datagate-131209125520

La National Security Agency (Nsa), Agenzia Nazionale per la Sicurezza al centro dello scandalo Datagate, potrebbe operare restringendo il suo programma di sorveglianza elettronica ai dati direttamente connessi al terrorismo, senza raccogliere e conservare milioni di tabulati telefonici. Ad affermarlo è lo stesso capo della Nsa, il generale Keith Alexander, in una audizione alla Commissione del Senato sulle Forze Armate.

Le agenzie di intelligence potrebbero “cercare i dati di cui hanno effettivamente bisogno e prendere solo quelli” ha detto il generale Alexander, come riferisce il Wall Street Journal, sottolineando che si tratta di un’uscita quantomeno inedita perché, secondo il governo, la Nsa ha bisogno dell’intero database dei dati telefonici degli americani per individuare possibili tracce terroristiche.

Il generale Alexander ha affermato che, per ottenere i dati desiderati, si dovrebbe realizzare un meccanismo per mettere la Nsa in grado di avanzare una richiesta “classified” (strettamente riservata e coperta da segreto) alle compagnie telefoniche e ottenere così solo i dati riconducibili a presunti terroristi.

Alcuni giorni fa sempre il Wsj aveva riferito che gli avvocati della Casa Bianca hanno presentato sul tavolo del presidente Obama quattro proposte per riformare le controverse operazioni di sorveglianza telefonica dalla Nsa.

Le opzioni prevedono la possibilità che i dati vengano conservati da un ente governativo diverso dalla Nsa (probabilmente l’Fbi), oppure un accordo con le compagnie telefoniche affinché conservino i dati dei clienti e li forniscano alla Nsa solo in caso di indagine su particolari individui, o anche che i dati vengano conservati da un soggetto, diverso sia dal governo sia dalle aziende telefoniche. E anche un’abolizione totale del programma di spionaggio elettronico.

Nel frattempo continuano ad emergere rivelazioni sulle intercettazioni a livello mondiale. Un’agenzia di intelligence britannica – ha svelato il Guardian facendo riferimento a documenti in possesso Edward J. Snowden, il contractor della Nsa diventato la “talpa” del Datagate – raccoglieva immagini video su webcam da milioni di utenti di Yahoo, senza che fossero specificamente sospettati di attività illegali.

La Internet company guidata da Marissa Mayer ha un’offerta di servizi di Voip con videochiamate imperniata su Yahoo Messenger, ma i video provenienti da questo software sono per la loro stessa natura comunicazioni private. Invece, secondo le ultime rivelazioni, la privacy sarebbe stata violata.

L’operazione, effettuata nel 2008 dal Quartier Generale delle Comunicazioni del governo britannico (Gchq), era chiamata in codice “Nervo Ottico” e in pratica consisteva nello stoccaggio di milioni di immagini rubate alle webcam dei clienti di Yahoo. Si parla di almeno due milioni di immagini, la maggior parte delle quali, 1,8 milioni, archiviate nei soli primi sei mesi del 2008 e alcune delle quali a contenuto esplicitamente sessuale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati