Il programma di intercettazione della National Security Agency americana è illegale e deve essere chiuso: è quanto sostiene The Privacy and Civil Liberties Oversight Board, commissione federale indipendente che si occupa di monitorare il rispetto della privacy e delle libertà civili. L’organismo istituito nel 2004, che si occupa di fornire consulenza al presidente Usa e ai dirigenti politici governativi, è composto da 5 membri nominati dal presidente, dal 2007 ha assunto la status di agenzia indipendente e da poco è diventata pienamente operativa.
Nel rapporto della commissione, di cui il New York Times e il Washington Post hanno ottenuto alcune anticipazioni, si sostiene come la massiccia raccolta di dati da parte della Nsa (National Security Agency) abbia fornito risultati minimi nella prevenzione degli atti terroristici.
Secondo il watchdog, che ha sfornato un report di 238 pagine, i benefici del programma Nsa sono stati “minimali” nel contrastare il terrorismo.
Inoltre il programma manca di “fondamenta legali” e presenta “serie minacce alla privacy e alle libertà civili”.
Nel discorso del 17 gennaio in cui ha annunciato la riforma della Nsa (National Security Agency), il presidente americano Barack Obama ha introdotto il divieto di spionaggio dei capi di Stato e di governo stranieri considerati alleati e ha annunciato che, con una serie di riforme, terrà sotto controllo la vasta raccolta di dati telefonici Usa.
In un discorso al Dipartimento di Giustizia, Obama ha anche cercato di rassicurare i cittadini Usa e stranieri che Washington ha a cuore i loro timori sulla privacy, accresciuti dopo che l’ex-contractor Snowden ha svelato il programma di sorveglianza della National Security Agency.