LE MISURE DEL GOVERNO

Decreto Rilancio, alle startup innovative 500 milioni

Risorse anche per le Pmi, fra aiuti e crediti di imposta. Via al Fondo per l’Innovazione e a quello per il Trasferimento tecnologico. Automotive e videogiochi gli altri due comparti considerati strategici

Pubblicato il 20 Mag 2020

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È principalmente sugli aiuti alle startup che il Decreto Rilancio, approvato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (qui la Relazione Illustrativa in cui sono spiegate tutte le principali misure), fa leva per sostenere la macchina “digitale” italiana. Le misure per Impresa 4.0 – come già anticipato – sono state rimandate a data da destinarsi e gira voce che saranno “recuperate” nel Decreto Semplificazioni.

Sui 266 articoli del Decreto Rilancio sono circa una decina quelli in cui appare la parola “digitale”, misure  dedicate alla creazione di database e piattaforme informatiche – in primis quelle per spingere il Fascicolo sanitario elettronico. E il capo X, quello dedicato alle “Misure per l’Innovazione Tecnologica” prevede  (art.239) la costituzione del Fondo per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione con una dotazione di 50 milioni. Al sostegno del Fondo per il Trasferimento tecnologico (articolo 42) una dotazione di 500 milioni per il 2020.

Salute e sicurezza, misure urgenti per il Fascicolo Sanitario Elettronico

Salute e sicurezza: sono gli articoli 6 e 11 a contemplare interventi si questo fronte. L’articolo 6 prevedere deroghe alle riduzioni di spesa per la gestione del settore informatico. Le risorse, originariamente allocate presso il ministero della Salute per fare fronte all’emergenza Covid-19, vengono ripristinate ma per il solo esercizio 2020. L’Articolo 11 “Misure urgenti in materia di Fascicolo Sanitario elettronico” – che ad oggi risulta attivato solo dal 20% della popolazione – stanzia 2,5 milioni di euro annui per la realizzazione dell’infrastruttura nazionale. Stanziato inoltre uno specifico fondo da 210 milioni per gli anni 2018-2021 da destinare alle regioni per l’accelerazione della digitalizzazione dei documenti clinici da inserire nel Fse.

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Sostegno alle imprese: focus sulle startup

Rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative: questo il titolo dell’articolo 38 che agisce nell’ambito della misura Smart&Start Italia e fa leva da un lato sull’incremento della dotazione finanziaria e dall’altro sull’ampliamento della capacità di azione. Emerge in particolare la necessità di un sostegno pubblico alle startup innovative con uno strumento agevolativo di conversione del prestito con l’ingresso di un investitore nel capitale sociale a aumento di capitale. Al comma 3 si incrementa inoltre la dotazione al Fondo di sostegno al venture capital con risorse aggiuntive per 200 milioni per l’anno in corso. Il comma 6 riserva ulteriori 200 milioni aggiuntivi al Fondo di garanzia Pmi a favore delle startup innovative. E il comma 7 prevede una detrazione d’imposta pari al 50% per chi investe in ina startup innovativa: l’investimento detraibile, in ciascun periodo d’imposta, non può eccedere i 100mila euro e deve essere mantenuto per almeno 3 anni. Medesima agevolazione anche per chi investe in Pmi innovative.

I commi dal 12 al 18 mirano all’istituzione di un fondo ad hoc per l’industria dei videogiochi, il Firts Playable Fund: saranno erogati contributi a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili e per un ammontare compreso fra i 10mila e i 200mila per singolo prototipo.

L’articolo 42 riguarda il Fondo per il Trasferimento tecnologico con dotazione di 500 milioni per il 2020 finalizzato alla promozione di iniziative  e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca, anche in questo caso con particolare riferimento a startup e Pmi innovative.

L’articolo 49 prevede la creazione di un polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive nell’area industriale di Torino e l’articolo 50 sancisce la proroga del termine di consegna dei beni strumentali ai fini della maggiorazione dell’ammortamento sempre nell’ambito dell’innovazione nell’automotive. L’articolo 52 prevede infine misure di salvaguardia per il settore dell’aerospazio con la sospensione di una serie di pagamenti.

Smart working e didattica digitale

Tre gli articoli che fanno riferimento allo smart working: il 90, il 91 e il 263

L’articolo 90 riconosce il diritto a svolgere le attività in modalità di lavoro agile anche in mancanza di accordi individuali per i genitori di figli di età minore ai 14 anni. L’articolo 91 è invece dedicato alle attività di formazione a distanza. Ma è l’articolo 263 quello dedicato allo smart working nella PA, con la possibilità per le amministrazioni di rivedere organizzazione e orari di lavoro. Riguardo alle attività a distanza l’articolo 234 disciplina quelle legate alla didattica e quindi all’istruzione scolastica: è prevista la creazione di datawarehouse e datamart che consentano di prendere decisioni sulla base dell’impatto nelle singole circostanze e aree del Paese.

Editoria digitale, credito di imposta al 30%

L’articolo 190 riconosce un credito di imposta alle imprese editrici pari al 30% delle spese sostenute nel 2019 per i servizi di server, hosting, e banda larga nel limite di 8 milioni per l’anno 2020.

L’imposta di bollo sulle fatture elettroniche rinviata al 2021

L’articolo 143 infine prevede il rinvio al 1° gennaio 2021 della procedura automatizzata di liquidazione dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche

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